Apparecchiature che aiutano a migliorare le diagnosi e i trattamenti educativo-riabilitativi personalizzati di bambini e adulti sordociechi. L’acquisizione di questa risorsa terapeutica è l’obiettivo del progetto “Emozioni di luce” nato dalla collaborazione tra Dolomiti Energia e la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus. Infatti è proprio grazie a giochi di luce, contrasti cromatici e stimoli luminosi che le persone sordocieche allenano il loro residuo visivo.
La partnership, avviata nel 2020, sostiene il percorso educativo-riabilitativo degli utenti della Lega del Filo d’Oro grazie a una raccolta fondi integrata in “Sinergika”, iniziativa che supporta progetti solidali attraverso la fornitura di energia elettrica rinnovabile e gas naturale la cui CO2 emessa è compensata. La sostenibilità, perseguita dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, è infatti uno dei valori che ha unito le due realtà e ha permesso di consolidarne l’alleanza che prosegue ormai da tre anni.
La Lega del Filo d’Oro, dal 1964 punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, è da sempre attenta all’impatto ambientale della propria attività, come dimostra il progetto del nuovo Centro Nazionale di Osimo (AN) – da poco inaugurato -, una struttura pensata interamente per l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione di bambini, giovani e adulti sordociechi e progettata all’insegna dell’efficienza energetica e dell’innovazione strutturale. Così come per il Gruppo Dolomiti Energia, produttore di energia rinnovabile del Paese, sostenibilità vuol dire non solo rispettare il pianeta, ma soprattutto prendersi cura delle persone che lo abitano.
«La Lega del Filo d’Oro è lieta di collaborare con partner per i quali la sostenibilità, la solidarietà e la responsabilità sociale siano valori condivisi»
ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus. Con gli 8.000 contratti “Sinergika” attivati ad oggi, il Centro Diagnostico dell’Ente ha raddoppiato i posti disponibili consentendo di ridurre le liste d’attesa.