Sono ore e saranno giorni di paura i 3.800 abitanti di Grindavík, in Islanda. La nuova eruzione del Fagradalsfjall, vulcano a sud-ovest della capitale Rejkyavik, da cui dista solo 30 km, ha sconquassato all’improvviso le vite della cittadina: la lava è avanzata verso le abitazioni mandando a fuoco e distruggendo alcune case. A quanto pare al momento non si registrano feriti né vittime, perché fortunatamente le persone erano state evacuate con sufficiente anticipo.
Ma “la situazione è molto seria”, come ha dichiarato il presidente islandese Guðni Thorlacius Jóhannesson.
Il villaggio di Grindavik, principalmente pescatori, era già stato evacuato l’11 novembre scorso come misura precauzionale. In quei giorni fu chiusa anche la stazione termale geotermica della Laguna Blu, molto popolare tra i turisti per le sue acque caldissime. Poi ai residenti è stato permesso di tornare per un breve periodo finché la lava non ha iniziato ad avanzare e inghiottire tutto ciò che ha trovato sul suo cammino. Il Fagradalsfjall è un grande vulcano a scudo, la cui cima più alta raggiunge i 385 metri.
L’Islanda, terra di fuoco e ghiaccio, è la regione più vulcanica d’Europa. Conta infatti ben trentadue sistemi vulcanici considerati attivi.