Telmo Pievani, filosofo della biologia, evoluzionista e saggista, è autore dello spettacolo Nomadic

Nomadic, sulle rotte migratorie dei viventi un canto per la biodiversità

Nello spettacolo inedito di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo, in prima assoluta il 19 aprile presso il Festival delle Scienze di Roma, un’esperienza immersiva di arte e scienza. E l'invito a celebrare la diversità come nostra più grande ricchezza e fonte di resilienza
8 Aprile, 2024
1 minuto di lettura

Nomadic – Canto per la Biodiversità, uno spettacolo inedito di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo, andrà in scena per la prima volta venerdì 19 aprile nell’ambito del Festival delle Scienze di Roma (Sala Petrassi), per poi proseguire il 21 aprile al Teatro Magnani di Fidenza. L’iniziativa è del National Biodiversity Future Center (NBFC), primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità (istituito e finanziato da PNRR – Next Generation EU) in collaborazione con l’agenzia IMARTS – International Music and Arts.

Con empatia e profondità Nomadic esplora le rotte migratorie umane e animali, e ci pone di fronte alla realtà che tutti i popoli della Terra hanno una radice comune, con l’invito ad andare oltre le barriere mentali e fisiche che abbiamo eretto.

Unendo arte e scienza, Nomadic – Canto per la Biodiversità tratta temi complessi in modo accessibile e coinvolgente, stimolando il pubblico a interrogarsi sulla nostra connessione con il mondo naturale e sul significato della migrazione. Con la direzione musicale di Gianni Maroccolo e i testi e la voce narrante di Telmo Pievani, lo spettacolo vede la partecipazione di artisti del calibro di Angela Baraldi, Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Beppe Brotto e Simone Filippi. La regia e light design sono a cura di Mariano De Tassis con Vladimir Jagodic come sound engineer. Le musiche sono di C.S.I., Philip Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, PGR & Franco Battiato. Ad arricchire il tutto, le illustrazioni di Marco Cazzato e i video in animazione di Michele Bernardi.

 

 

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Uno spettacolo che si pone come fonte di intrattenimento e divulgazione, a ricordare l’importanza di guardare al nostro passato migratorio comune per affrontare le sfide del presente e del futuro con una nuova prospettiva, fondata sulla connessione e sul rispetto reciproco tra tutte le forme di vita.

Per saperne di più:

www.internationalmusic.it

 

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