In queste ultime ore, con l’elezione di sindache che fa sperare in una incrinatura del “soffitto di cristallo” che limita l’accesso ai ruoli di potere da parte delle donne, una piccola mostra presso la Sala della Pace di Palazzo Valentini a Roma mostra il lavoro culturale in atto per contrastare il gender gap. Si intitola “Il disegno delle Pari opportunità” ed è costituita dai disegni di bambine e bambini su temi come l’articolo 3 della Costituzione italiana, il Codice delle Pari Opportunità tra uomini e donne e l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030.
Autrici e autori dei disegni hanno affrontato questi argomenti in classe, attraverso giochi, narrazioni e metodologie come il circle time, nell’ambito del progetto “Le Pari Opportunità vanno a Scuola”. Il progetto è portato avanti da diversi anni dalla Consigliera di Parità della Città metropolitana di Roma, figura istituzionale di derivazione europea, e quest’anno per la prima volta ha coinvolto anche le scuole primarie su impulso della consigliera in carica Gianna Baldoni.
Soggetti e muse ispiratrici
C’è molta tenerezza nei disegni esposti. Tenerezza e consapevolezza. Ci sono disegni che reinterpretano la Costituzione, altri che accostano simboli dell’equità di genere a un pianeta terra felice, alcuni che propongono personaggi maschili e femminili in attività o professioni che qualcuno direbbe “atipici” per i ruoli di genere “classici”, altri ancora raccontano del diritto a inseguire liberamente i propri sogni. Uno dei focus del progetto è quello di creare consapevolezza sugli stereotipi e i pregiudizi di genere, che possono limitare limitare il fiorire degli interessi personali, così importante in questa età di formazione. Un accento particolare è sull’accesso alle Stem.
Tanti i disegni dedicati a modelli di donne che si sono realizzate in vari ambiti o che con la loro vita coraggiosa sono di stimolo all’empowerment delle donne di domani. Maria Curie, Maria Montessori, Rita Levi Montalcini, Valentina Tereshkova, Malaita Islam, Rosa Parks, Malala Yousafzai, fino a Coco Chanel, Elisa Bartoli, Sofia Goggia e altre ancora. La mostra è a ingresso libero, visitabile tutti i pomeriggi fino a venerdì 28.
Visualizza questo post su Instagram