Dromos ai nastri di partenza: venerdì 19 luglio si apre il sipario sulla ventiseiesima edizione del festival che fino al 25 agosto si dipanerà secondo la consueta formula itinerante tra vari centri e località della provincia di Oristano: dallo stesso capoluogo alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Fordongianus a Morgongiori, da Neoneli a Cabras, passando per Marrubiu e Nureci, fino a Tadasuni, “new entry” nel circuito di Dromos.
Change. Puoi
Change. Puoi è il titolo che campeggia sul ricco e variegato cartellone di eventi in programma; un titolo che suona come un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull’urgenza di un cambiamento cui ognuno può contribuire. Perché se il futuro si presenta incerto, come sottolinea la curatrice d’arte Chiara Schirru nel suo testo di introduzione al festival, insieme ai rischi riserva anche «grandi opportunità e ogni individuo è chiamato a decidere se piegarsi agli eventi o ascoltare quell’esortazione all’azione, quel “you can” generato dalla parte più profonda e sapiente del nostro sentire, che spinge verso una visione dell’uomo e del mondo unitario e omnicomprensivo, capace di oltrepassare ogni frammentazione, ogni confine fisico, mentale e culturale».
Apertura stellare! Al primo concerto del Dromosfestival un poker d’assi del jazz a stelle e strisce: Chris Potter, Brad Mehldau, John Patitucci, Johnathan Blake. Una vera e propria super band.
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— DromosFestival (@Dromos_festival) March 7, 2024
Il programma musicale
La musica, come sempre, fa la parte del leone anche in questa edizione numero ventisei di Dromos, spaziando tra i generi e gli stili, dal jazz all’etnica, dal blues alla canzone d’autore, con un cast di artisti di caratura internazionale e nomi di spicco della scena nazionale e isolana. Grande apertura con quattro serate tra le più intriganti dell’intero programma, anche in virtù della straordinaria cornice in cui andranno in scena: l’area archeologica di Tharros, nel territorio del Comune di Cabras, a una ventina di chilometri da Oristano. Si comincia nel segno del jazz con due concerti proposti col sostegno della Fondazione Mont’e Prama, in collaborazione col Festival Letterario dell’Archeologia, e Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Inaugura la lunga estate musicale di Dromos, questo venerdì, 19 luglio, alle 21.30, il quartetto intestato a Chris Potter, uno dei migliori sassofonisti della sua generazione, con Brad Mehldau, una delle voci più liriche e influenti del pianoforte jazz contemporaneo, un bassista del calibro di John Patitucci, in prima linea sulla scena jazzistica degli ultimi trent’anni, e con un batterista completo e versatile come Johnathan Blake: un poker d’assi del jazz statunitense.
Pianisti jazz e musica che muove il cuore
Si continua con la feconda tradizione di pianisti jazz, da Toshiko Akiyoshi a Makoto Ozone, sbocciati nella terra del Sol Levante. Ci sarà il suono di Hiromi Uehara (classe 1979), che si è evoluto a ogni uscita, erodendo i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione. Artista eclettica, ai giornalisti che spesso le chiedono quale sia il genere che suona, risponde che per lei ci sono solo due generi: «quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore». Ad accompagnare la pianista originaria di Shizuoka, ci saranno Adam O’Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria.
Fiorella Mannoia sold out a Tharros
C’è invece già da mesi il tutto esaurito per i due successivi concerti in programma sempre a Tharros domenica 21 e lunedì 22: protagonista Fiorella Mannoia nelle uniche date nell’isola del tour che per la prima volta la vede affiancata da un’orchestra e in scena in siti di particolare rilievo. Un tour speciale, dal titolo Fiorella Sinfonica – Live con orchestra, per salutare i settant’anni dell’artista romana (compiuti lo scorso 4 aprile) e che nella sua tappa a Tharros incrocerà un’altra ricorrenza: organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama nell’ambito del festival “L’Isola dei Giganti”, e in collaborazione con il festival Dromos, il doppio appuntamento con Fiorella Mannoia rientra infatti nel programma di festeggiamenti per i cinquant’anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario di Mont’e Prama.
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Non solo musica
È storia di musica, cultura e arte quella che contraddistingue Dromos, festival da sempre aperto a contaminazioni ibride e meticce e che costantemente indaga tematiche contemporanee e innovative. Al tema del cambiamento che connota questa edizione all’insegna di Change. Puoi, guarda anche la mostra d’arte contemporanea “F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato” , curata da Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, che affianca e completa l’offerta della programmazione musicale e culturale del festival: inaugurata lo scorso 5 luglio a Oristano, negli spazi del Foro Boario, per restare aperta fino a tutto settembre, presenta oltre settanta opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative di ben trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale, da Marina Abramović a John Baldessari, da Nan Goldin a Damien Hirst.
Rispetto dell’ambiente e viaggi sostenibili
Il rispetto per l‘ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale, vede Dromos impegnato anche in questa edizione con il progetto Suonoverde: in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, si punta a conseguire l’obiettivo primario della riduzione dei rifiuti attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e di alimenti a chilometro zero, il potenziamento della raccolta differenziata, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili. Il festival si pone inoltre l’obiettivo di essere a impatto zero, cioè di abbattere le proprie emissioni di C02: per questo ha scelto di diventare partner di Treedom, azienda italiana che consente di piantare alberi in diversi paesi del mondo e che ne monitora costantemente la crescita. Il bosco di Dromos è attualmente costituito da 200 alberi, che permetteranno di abbattere nei primi dieci anni di vita 80,80 tonnellate di CO2. Con il festival ritorna poi il Viaggio in Sardegna sulle note del Dromos Festival con Radio Popolare, una proposta turistica di otto giorni – dal 28 luglio al 5 agosto – attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell’Oristanese, a cura dell’associazione Mariposas de Sardinia con ViaggieMiraggi.