Un corridoio biologico di 168 ettari, di cui gran parte dichiarati Monumento Naturale, che collega il parco dell’Appia Antica con la riserva naturale dell’Acqua Acetosa-Ostiense. È questo l’area verde della Valle del Fosso della Cecchignola a Roma. Compresa tra via Ardeatina ad est, Città Militare Cecchignola a sud, via Laurentina ad ovest e via di Vigna Murata a nord, questo polmone verde luogo di passeggiate (anche notturne per ammirare d’estate le lucciole e la piccola fauna della notte) e di attività ricreative e didattiche, ha anche contribuito negli anni alla protezione dei quartieri circostanti dalle conseguenze di piogge consistenti e delle cosiddette “bombe d’acqua” tramite il drenaggio delle acque meteoriche, mentre in estate contrasta il fenomeno delle “isole di calore”, dimostrandosi fondamentale per la salute ed il benessere dei residenti.
La minaccia
Lo sviluppo edilizio che, da circa 50 anni, interessa questa area della periferia sud della capitale, non è stato accompagnato da un adeguato progetto di viabilità e mobilità pubblica. Tale carenza sta dimostrando da tempo tutti i suoi limiti con congestione del traffico e ripercussioni sulla mobilità nei quartieri del quadrante. Un progetto ormai obsoleto del Piano Regolatore Generale del 1962 – confermato seppur depotenziato, dal PRG del 2003 – prevede un asse stradale di collegamento tra quartieri il cui tracciato taglierebbe interamente la Valle del Fosso della Cecchignola per convogliare parte del traffico verso il capolinea dalla metro B Laurentina e verso la stessa via Laurentina. Tuttavia questa nuova strada, che inevitabilmente comporterebbe la distruzione dell’ecosistema esistente, non risolverebbe le problematiche di viabilità, dal momento che la circolazione veicolare rimarrebbe comunque congestionata a monte e a valle dell’asse stradale previsto.
Le Associazioni territoriali (Cdq Colle di Mezzo, Associazione Gentes, Cdq Vigna Murata, Associazione La Vigna, Associazione Cecchignola Vivibile, Associazione Ottavo Colle, Cdq Grotta Perfetta, Comitato Valle della Cecchignola) da oltre vent’anni si sono attivate, insieme ad urbanisti e specialisti di mobilità, per dare il loro contributo al fine di fornire delle alternative al progetto, puntando soprattutto sull’incremento del trasporto pubblico e all’atteso prolungamento della metro B oltre il Grande Raccordo Anulare, proponendo all’amministrazione Comunale tavoli di confronto e presentando mozioni: uno scenario di mobilità sostenibile salvaguarderebbe l’interesse di tutti.
L’appello
Le Associazioni, che quattro giorni fa hanno lanciato una petizione su Change.org che ha già superato le tremila firme, oggi hanno dichiarato: «Per noi è importante sapere che la nostra battaglia è così sentita da tante persone. Dopo 24 anni di lotta, abbiamo seminato e questo risultato è la più tangibile dimostrazione. Nei prossimi giorni, ancora una volta consegneremo al Sindaco Gualtieri la nostra petizione. Non ci fermiamo fino a quando non avremo protetto la valle. La nostra è una causa connotata da amore per l’ambiente, la biodiversità, il paesaggio e la cultura. Grazie a tutti e andiamo avanti!”.