Avevamo parlato di Parma Capitale italiana della cultura 2020, con Francesca Velani, coordinatrice del progetto. Nel nostro articolo non c’era accenno all’emergenza coronavirus e alle eventuali conseguenze sul mondo della fruizione culturale perché, al momento dell’intervista e della pubblicazione, la situazione sembrava non destare troppe preoccupazioni.
Purtroppo negli ultimi giorni, a seguito del crescente numero di contagiati e dell’espandersi dei focolai, il quadro si è profondamente modificato, nel nostro Paese come in molti altri d’Europa e del mondo.
Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la #cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti.
— Dario Franceschini (@dariofrance) March 8, 2020
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, ha deciso la sospensione delle manifestazioni pubbliche, anche di natura culturale, fino al 3 aprile 2020. Nel rispetto del DPCM, e delle raccomandazioni di virologi, specialisti e della stessa OMS, quindi, tutte le attività previste dal calendario di Parma 2020 sono state sospese e rinviate a data da destinarsi. Alcune mostre restano aperte, con modalità d’ingressi contingentati, altri eventi si realizzano in streaming tramite la pagina Facebook della manifestazione.
Noi di Sapereambiente raccogliamo l’appello del ministro Franceschini, continueremo a seguire il corso degli eventi e a tenervi aggiornati con ulteriori approfondimenti, a produrre cultura perché questa ci sembra l’unico antidoto al clima che si sta instaurando fra le persone, l’unico nutrimento per il futuro.