Animal Equality ha lanciato una petizione per chiudere i wet market (Foto: Animal equality/Flickr)
Animal Equality ha lanciato una petizione per chiudere i wet market (Foto: Animal equality/Flickr)

Wet market, anche l’Onu per chiuderli

La petizione di Animal equality sfiora le 200mila firme. E giunge anche la dichiarazione di Elizabeth Maruma Mrema, responsabile per la biodiversità delle Nazioni unite, per la messa al bando dei “mercati bagnati”. Ma lei stessa avverte: «Attenzione a non sostenere il commercio illegale»
9 Aprile, 2020
1 minuto di lettura

«Il messaggio che stiamo ricevendo è che se non ci prendiamo cura della natura, la natura si prenderà cura di noi. Sarebbe il caso di vietare i mercati di animali vivi». Mercati di animali vivi, appunto. Meglio noti come Wet market, dove “wet” sta per bagnato, bagnato di sangue. Come il mercato di Wuhan dal quale si è diffuso, secondo molte ipotesi, il virus che adesso tiene in scacco il mondo.

Elizabeth Maruma Mrema
Elizabeth Maruma Mrema, responsabile per la biodiversità delle Nazioni unite

A schierarsi contro questa pratica dalle pagine del Guardian è stata Elizabeth Maruma Mrema, avvocato ambientale, membro della Iucn e Responsabile ad interim per la biodiversità dell’Unep, il programma ambientale delle Nazioni Unite. Ma la sua voce rafforza un fronte già ampio che chiede di mettere al bando questi luoghi di commercio diffusi in diverse zone dell’Asia e dell’Africa, dove la macellazione sul posto sopperisce alla mancanza di strutture per la refrigerazione esponendo però le specie, selvatiche e domestiche, a maltrattamenti in condizioni igieniche assai critiche, pericolose anche per l’uomo.

Leggi anche >  Alla Fiera dell'Est. "Wet market" e rischio di epidemie

Per questo l’organizzazione internazionale Animal equality ha lanciato pochi giorni fa una campagna on-line che chiede all’Onu di chiudere i wet market in tutto il mondo e che al momento di scrivere ha già raccolto quasi 185mila firme. In più il Wwf international ha appena diffuso i risultati di un sondaggio realizzato a marzo da GlobeScan tra i frequentatori di mercati in Giappone, Myanmar, Hong Kong, Thailandia e Vietnam (dunque non in Cina) secondo cui «l’82% degli intervistati è estremamente o molto preoccupato per l’epidemia» mentre «il 93% degli intervistati nel sud-est asiatico e ad Hong Kong sostiene le azioni dei loro governi per eliminare i mercati illegali e non regolamentati».

Una slide del rapporto del Wwf sulla disponibiltà in alcuni paesi orientali a chiudere i wet market
Una slide del rapporto del Wwf sulla disponibiltà in alcuni paesi orientali a chiudere i wet market

 

La Cina, dopo l’esplosione dell’epidemia ha vietato temporaneamente i mercati di specie selvatiche come zibetti, cuccioli di lupo e pangolini tenuti all’interno di gabbie strettissime e macellati su richiesta. In molti chiedono a Pechino di rendere permanente questa misura. Il problema però è anche di natura antropologica:

«Sarebbe bello vietare i mercati degli animali vivi come ha fatto la Cina e alcuni paesi – ha ricordato la stessa Elizabeth Maruma Mrema al Guardian – Ma dovremmo anche ricordare che ci sono comunità, nelle zone rurali a basso reddito, in particolare in Africa, che dipendono dagli animali selvatici e che danno sostentamento a milioni di persone. Quindi, a meno che non troviamo alternative per queste comunità, si rischia di aprire il commercio illegale di animali selvatici che sta già portando sull’orlo dell’estinzione molte specie».

Mielizia

Saperenetwork è...

Redazione
Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned ;-)
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Il groviglio verde

Funghi preistorici, alberi, mangrovie. Dentro il "groviglio verde" con Daniele Zagaria

Quanti di noi hanno considerato i boschi, le foreste ma anche i funghi e le piante come un unico sistema “aggrovigliato”? In pochi, certamente. Invece

no title has been provided for this book

Evoluzione, in viaggio nello spazio, nel tempo e nelle specie per evitare il "Don't Look Up"

Ci sono i procarioti e gli eucarioti, simili a batteri, per miliardi di anni  unici abitanti della Terra, i giardini ediacariani, che alla fine dell’e

no title has been provided for this book

Il Rigiocattolo, una eco-fiaba su riparazione e riuso

Perché è comune trovare chi ripara scarpe, automobili o computer, ma così raro trovare qualcuno che si occupi di aggiustare un giocattolo rotto? Eppur

La poetessa Eleonora Rimolo (Il ritratto fotografico è di Daniele Ferroni)
Storia precedente

Conversando con Eleonora Rimolo. Fra ambiente, poesia e incontro con l’altro

Giuseppe Ventriglia è socio fondatore della Società italiana di medicina generale
Prossima storia

Covid-19, entriamo nella fase due. L’opinione di Giuseppe Ventriglia

Leggi anche...