[su_dropcap style=”default” size=”3″ class=””]G[/su_dropcap]iancarlo Pontiggia ha studiato Lettere all’Università degli Studi di Milano laureandosi con una tesi sulla poesia di Attilio Bertolucci. Ha pubblicato numerose raccolte: “Con parole remote” (Guanda, 1998, Premio Montale), “Bosco del tempo” (Guanda, 2005) poi confluite in “Origini” (Interlinea, 2015), “Il moto delle cose” (Mondadori, 2017).
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Per il teatro, ha scritto “Stazioni” (2010), “Ades. Tetralogia del sottosuolo” (2017). Saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi “Contro il Romanticismo” (2002), “Lo stadio di Nemea” (2013) e “Undici dialoghi sulla poesia” (2014).
Dal francese ha tradotto, tra l’altro, “La nouvelle Justine di Sade”, “Bagatelle per un massacro” di Céline, le tre versioni del “Fauno” di Mallarmé, “La bambina dell’oceano” di Jules Supervielle, “Charmes” e “Il mio Faust” di Paul Valéry. Vive a Milano. Alcuni suoi testi sono anche su Italian poetry.