Azucena, la storia di chi non ha posto. A Parma la prima dello spettacolo di Andreina Garella

È dedicato alla gitana migrante del Trovatore “Io non ho posto”, il nuovo lavoro della regista, ideato insieme a Mario Fontanini. Una nuova tappa del percorso teatrale rivolto alle donne migranti e native di Festina Lente Teatro e Vagamonde, in collaborazione con Verdi Off
23 Settembre, 2020
2 minuti di lettura

È dedicato ad Azucena, la gitana migrante del Trovatore, “Io non ho posto”: il nuovo spettacolo diretto da Andreina Garella e da lei ideato insieme a Mario Fontanini, a cura di Festina Lente Teatro e Vagamonde, in prima assoluta sabato 3 e domenica 4 ottobre presso la Galleria San Ludovico di Parma dalle ore 15.30 alle 19.00.

 

Una scena di “Io non ho posto”, lo spettacolo diretto da Andreina Garella e ideato insieme a Mario Fontanini
Una scena di “Io non ho posto”, lo spettacolo diretto da Andreina Garella e ideato insieme a Mario Fontanini

Come Azucena anche le donne protagoniste dello spettacolo, donne di tutto il mondo, migranti, vecchie e nuove cittadine, che con grande fatica devono continuamente lottare per  entrare nel nostro mondo e dimostrare di meritare tutte le opportunità che la nostra società mette a disposizione, cercano con coraggio “un posto dove stare”.

Occorre superare vecchi fossati e impegnarsi per trovare ai nuovi arrivati uno spazio nella comunità, non solo per produrre beni di consumo o servizi, ma anche come accrescimento sociale, per diventare occasione di nuove esperienze e relazioni e imparare l’arte del vivere assieme.

Il testo, nato nel periodo del lockdown, parte proprio dalle voci delle donne coinvolte nel progetto dalle quali ne sono scaturiti frammenti di scrittura, registrazioni vocali. Tracce imperfette, come imperfetto è il tempo in cui viviamo, un tempo in cui bisogna ritrovare le parole. Tracce registrate, suoni, voci, parole, che accompagneranno lo spettacolo quasi come una sorta di unica voce narrante.

 

La regista Andreina Garella, impegnata con Vagamonde e Festina lente in una ricerca teatrale dedicata alle donne migranti e native
La regista Andreina Garella, impegnata con Vagamonde e Festina lente in una ricerca teatrale dedicata alle donne migranti e native

«Abbiamo riflettuto sulle parole straniero, migrante, rifugiato, razzismo, distanza, cambiamento, rinascita, libertà, giustizia – scrive Andreina Garella – sul valore di queste parole si concentra lo spettacolo ricercando nel loro significato forme reali di convivenza e dialogo per dare ascolto alle voci e alle storie che ognuno porta con sé, intercettare i cambiamenti in atto, proporre uno sguardo diverso sull’altro e trovare un posto dove stare, aggiungendo cultura a cultura, scambiando memoria con memoria».

 

Una scena di "Io non ho posto", in prima assoluta a Parma il 3 e 4 ottobre
Una scena di “Io non ho posto”, in prima assoluta a Parma il 3 e 4 ottobre

 

Dopo “Aide “(2018) e “Il rifugio della sabbia “(2019), il nuovo progetto, che rinnova la collaborazione con Verdi Off, prosegue il percorso teatrale rivolto alle donne migranti e native che Festina Lente Teatro e Vagamonde conducono dal 2003, in cui sperimentano le straordinarie possibilità di relazione, espressione e riflessione offerte dalla pratica teatrale che permette a donne e uomini di parlarsi e ascoltarsi, convogliando in progetti comuni diverse culture, esperienze e aspettative.

Un teatro che cerca la comunità e sperimenta l’incontro.

 


 

Galleria San Ludovico, Borgo del Parmigianino, sabato 3 ottobre 2020, dalle ore 15.30 alle 19.00, domenica 4 ottobre 2020, dalle ore 15.30 alle 19.00

Io non ho posto 

Ideazione Mario Fontanini, Andreina Garella
Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
Musiche di scena Ailem Carvajal
Scritto da Andreina Garella e Enrica Mattavelli a partire dalle parole delle donne coinvolte nel progetto
Con Peter Aruoma, Leyla Akgul, Barbara Baistrocchi, Ebohimhen Tracy Betty, Pia Bizzi, Valentina Brinza, Favour David, Roberta Garulli, Alida  Guatri, Polina Grusca, Eugenia Michel, Maria Teresa Portesani, Patrizia Sivieri

Prenotazione obbligatoria tramite www.teatroregioparma.it, 20 posti in piedi disponibili per ogni spettacolo (6 spettacoli al giorno, con ingresso ogni 30 minuti e pausa dalle 17.00 alle 17.30).

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