I libri e la tradizione, per vedere meglio i piccoli animali che vivono intorno a noi, insetti, ragni, millepiedi, ci consigliano di usare una lente di ingrandimento, ottimo accessorio istantaneo e individuale. Quello che non si capisce, dopo 30 anni e passa di videocamere amatoriali facili e potenti e dopo 20 di aggeggi video e fotografici digitali strepitosi, è che ancora oggi quasi nessuno praticamente ci dica: gli insetti, guardateli con quelli! Che non solo sono accessori anche collettivi (dentro nel display, “in diretta”, si può guardare in tanti), ma consentono poi di rivedere tutto, negli schermi o proiettato, ingrandito decine e centinaia di volte, e poi di condividere con chiunque, in tutto il mondo, quello che abbiamo osservato.
Mosca verde in digitale
A tempi della fotografia analogica, avevo rinunciato, per costi e difficoltà d’uso, a procurarmi un’attrezzatura macro. Poi, ormai molti anni fa, comprai d’occasione una macchinetta digitale compatta da 5 megapixel, con messa a fuoco a 1 cm che, come si dice in questi casi, mi cambiò la vita. La mia prima foto fu la mosca verde che vedete. La macchina appoggiata sulla staccionata su cui stava ferma la mosca, nessun rischio di muoverla, messa a fuoco automatica. E nello scatto nitido, avendo ritagliato con il computer la parte intorno che non serve, l’impatto è davvero potente, e le si possono contare i peli sul sedere. Immaginatevi l’entusiasmo dei bambini!
Osservare in dettaglio
Avevo in corso a quei tempi laboratori all’aperto con gli alunni della primaria, catturando immagini video dei piccoli animali nei giardini delle loro scuole, belle nel movimento e vive delle voci dei bambini, nel momento esatto della scoperta. In quelli che seguirono, aggiunsi la fotografia, come possibilità di osservare molto più nel dettaglio, e anche di scambiare più facilmente le “figurine” delle nostre esplorazioni.
Il Museo dei Piccoli Animali. Work in progress…
Una decina di anni fa, partì un progetto di cui probabilmente si riparlerà su Sapereambiente e non solo in questa rubrica, perché lo stiamo ripensando insieme, per farlo diventare finalmente grande: il Museo Virtuale dei Piccoli Animali, che per il momento vive abbozzato e in “brutta copia” su un sito web provvisorio (in inglese, molti collaborano dall’estero). Articoli in rete lo hanno raccontato, e pubblicazioni internazionali, e anche attorno è nata a un certo punto una piccola collana di ebook, che ho fatto praticamente da solo, compresa l’impaginazione (da cui tutti i suoi difetti!), in collaborazione con Matilda editrice, quando ancora si chiamava MammeonLine, che ha messo le copertine e la distribuzione i rete. Sono ebook di fotografia, scienza e poesia.
Il carabo e altri piccoli animali fantastici
Fotografia. Le immagini sono in gran parte quelle scattate con i bambini, e per ognuna sono indicati il luogo, la data, la scuola, e anche i parametri essenziali di una scatto fotografico: sensibilità Iso, esposizione, diaframma, lunghezza focale. Vengono anche date informazioni generali sulla macro fotografia. Scienza. Sono indicate la famiglia, il genere e se possibile la specie dell’insetto in questione. Nelle ultime pagine, si trovano una panoramica sulla classificazione dei viventi animali e una sintesi degli elementi distintivi dell’ordine di insetti a cui è dedicato il libro. Poesia.
In ogni pagina, l’insetto ritratto è descritto da una filastrocca. Ne prendo una assolutamente a caso, il carabo. La “poesia” si accompagna in questo caso alle foto di un coleottero morto portato a scuola da un bambino e al fotogramma tratto da un video che abbiamo pubblicato in rete:
Cocciuto cacciatore di lumache!
Curioso di lumache il cacciatore
esplora dentro i buchi senza sosta
cocciuto se di cibo ha un qual sentore
e quello che non può scavare sposta!
È nero e bello il carabo par finto
ma non è di plastica un feticcio
l’abbiam visto ben vivo non dipinto
correva via nervoso nel terriccio!