Un canide, probabilmente una volpe in mezzo alla natura
L'obiettivo della Conferenza di Montreal è quello di raggiungere l'accordo concreto per il 30% di territorio protetto. Un impresa niente affatto facile, dati i precedenti

Al via la Cop15 sulla biodiversità. Quanto sono distanti gli obiettivi?

La conferenza Onu sulla biodiversità dal 7 al 19 dicembre a Montreal ha target ambiziosi. Tra tutti, l'impegno a portare al 30% i territori e gli oceani protetti. E poi gli aiuti ai paesi vulnerabili, tema centrale anche alla recente Cop27
6 Dicembre, 2022
1 minuto di lettura

Eccolo, dopo la consueta delusione della Cop27, l’appuntamento con la periodica Conferenza Onu per la Biodiversità, quest’anno in programma a Montreal dal 7 al 19 dicembre. Gli oltre 10mila delegati attesi alla Cop15 teoricamente dovrebbero raggiungere un accordo quadro sulla biodiversità che migliori e sostituisca quello precedente di Aichi, Giappone, del 2010, che prevedeva 20 obiettivi per proteggere la biodiversità, nessuno dei quali è stato raggiunto. L’evento avrebbe dovuto avere luogo a Kun Ming, in Cina, nel 2020, ma fu rimandato a causa della pandemia da Covid-19. Nell’ottobre 2021 nella città cinese si tenne una conferenza preparatoria, durante la quale si stabilì di arrivare nel 2022 ad un nuovo accordo quadro sulla biodiversità. La Cop fu poi spostata in Canada per evitare le restrizioni locali, ma la Cina ha comunque mantenuto la presidenza.

Il target 30 by 30

La nuova bozza preparata da un gruppo di lavoro Onu ha 22 obiettivi, ma secondo gli osservatori l’intesa è ancora lontana e sarebbe stata più o meno raggiunta solo su due punti. L’obiettivo principale è il cosiddetto target “30 by 30”, ossia impegnare i paesi dell’Onu a dichiarare area protetta almeno il 30% del territorio globale e il 30% degli oceani al 2030. Sono 100 i paesi che ad oggi si sono detti, almeno in linea teorica, favorevoli, ma altrettanti quelli che sono ancora da convincere.

 

 

Nature Positive

Per capire quanto la questione sia importante, basti pensare che nel 2020 solo il 15% del territorio mondiale e appena il 7% degli oceani erano protetti. Le varie ong che parteciperanno hanno annunciato, a questo proposito, che spingeranno per inserire nel documento finale il concetto di nature positive, ovvero l’adozione, da parte degli stati, di politiche che migliorino gli ecosistemi e non semplicemente di politiche limitative, che si occupino di ridurre i danni. Si parte, per fare esempi pratici, dalle pratiche di arricchimento della biodiversità, stoccaggio del carbonio, purificazione dell’acqua, con conseguente riduzione riduzione, sempre attraverso pratiche di miglioramento e protezione della biodiversità, del rischio pandemico.

 

Guarda il video dell’Undp sulla Cop15

 

Azioni concrete?

Obiettivi importanti, azioni concrete. Ad esempio in bozza c’è la compensazione delle emissioni di milioni di tonnellate di anidride carbonica con soluzioni naturali come la conservazione delle foreste, la lotta alla diffusione di specie invasive, la riduzione dell’inquinamento da pesticidi, fertilizzanti e rifiuti. Altro tassello fondamentale, il taglio ai sussidi per le industrie che contribuiscono alla perdita di biodiversità. Ma soprattutto c’è il punto più importante di tutti: gli aiuti dei paesi ricchi a quelli vulnerabili per proteggere e sviluppare la biodiversità. Secondo quanto riportato dalle agenzie, il testo provvisorio valuta in 700 miliardi di dollari la cifra necessaria per il raggiungimento degli obiettivi. Dati i risultati nulli delle Cop precedenti, inclusa l’ultima, quante possibilità concrete ci sono?

Mielizia

Saperenetwork è...

Redazione
Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned ;-)
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Il groviglio verde

Funghi preistorici, alberi, mangrovie. Dentro il "groviglio verde" con Daniele Zagaria

Quanti di noi hanno considerato i boschi, le foreste ma anche i funghi e le piante come un unico sistema “aggrovigliato”? In pochi, certamente. Invece

no title has been provided for this book

Evoluzione, in viaggio nello spazio, nel tempo e nelle specie per evitare il "Don't Look Up"

Ci sono i procarioti e gli eucarioti, simili a batteri, per miliardi di anni  unici abitanti della Terra, i giardini ediacariani, che alla fine dell’e

no title has been provided for this book

Il Rigiocattolo, una eco-fiaba su riparazione e riuso

Perché è comune trovare chi ripara scarpe, automobili o computer, ma così raro trovare qualcuno che si occupi di aggiustare un giocattolo rotto? Eppur

Verdi italiani
Storia precedente

Storia dei Verdi e della loro voce in Europa

Il progetto del nuovo Museo d'arte Moderna di Berlino
Prossima storia

Edificio del futuro, fienile, clima killer. A Berlino il museo non ancora nato è già nella bufera

Leggi anche...