Nel 2024, la cantautrice statunitense Mitski porterà in giro per l’Europa il suo ultimo album The Land Is Inhospitable And So Are We, rilasciato il 15 settembre 2023, prodotto da Patrick Hyland e registrato al Bomb Shelter di Nashville e al Sunset Sound di Los Angeles. Con influenze che spaziano dai film western a Stravinskij, è probabilmente uno dei suoi lavori maggiormente riusciti. Il tour toccherà l’Inghilterra, Berlino e Amsterdam. Inoltre, è recente l’annuncio della partecipazione di Mitski al celebre Festival di musica indie Primavera Sound, sia di Barcellona (il 1 giugno 2024) che del Portogallo (il 6 giugno 2024).
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Il mondo di Mitski è crepuscolare, struggente. Il tema della solitudine è solo un espediente per introdurre il vero fulcro dell’intero album, quello del tendere incessantemente verso il prossimo, il desiderio anelante, l’Oggetto Piccolo (a) di Lacan. Non di minore importanza, il topos ricorrente dell’America e dei suoi stereotipi.
La terra è inospitale, e così noi
Le sonorità indie rock, a tratti folk, decisamente più raffinate rispetto agli album precedenti, si adattano perfettamente all’intimità della sua voce. L’impressione è quella di star osservando una fotografia in bianco e nero, di quelle che si possono trovare nelle mostre di arte contemporanea o negli scrigni in soffitta. Sono attimi sfocati che vivono minuti interi grazie al dinamismo della musica.
Suoni neri, spettrali ma nel contempo estremamente angelici e fosforescenti.
Bug like an angel è la prima traccia, che ci introduce con dolcezza al mondo mitskiano di alcolismo e tormento. Interessante la scelta di aprire il disco con una sonorità gospel. Particolarmente degna di nota I Don’t Like My Mind, canzone che fa evidentemente da ponte tra la vecchia e la nuova Mitski, sia per quanto riguarda le tematiche trattate, sia dal punto di vista del sound. The Deal e The Frost sono le tracce più suggestive, cupe, affascinanti. I testi evocano immagini forti, anime che prendono il volo, diventando uccelli. Mattine d’inverno in cui ci svegliamo, rendendoci conto di essere rimasti soli al mondo.
Guarda il video di Bug Like an Angel
Non mancano gli inni alla luna e alle stelle, che per quanto possano sembrare banali, amplificano, forse anche senza volerlo, quella sensazione confortevole di universalità del dolore che, sin dall’epoca di Saffo, si affida agli astri del cielo. My Love Mine All Mine è il nucleo dell’album che culmina in una presa di coscienza importante. La vera ultima rivoluzione di Mitski sta nell’uso catartico dei pronomi possessivi, che permette di riappropriarsi delle proprie emozioni, del proprio amore, del proprio mondo. Il binomio amore-solitudine è così spezzato per sempre.