Arte e rinascita dei luoghi. Le Cave di Rubbio

Un museo a cielo aperto in un'area estrattiva lasciata al degrado per molto tempo. Dalle opere d'arte stesse, un monito a ripensare l'equilibrio uomo-ambiente
24 Febbraio, 2023
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Sullโ€™Altipiano di Asiago cโ€™รจ un luogo dimenticato che, grazie alla creativitร  e sensibilitร  dellโ€™artista bassanese Tony Zarpellon, ha avuto una nuova vita: si tratta delle cave abbandonate di Rubbio, una vera e propria galleria dโ€™arte allโ€™aperto situata a quota 1000 metri. Rubbio รจ un piccolo paese posto sullโ€™estremitร  sud-est dellโ€™Altipiano, che si aggetta vertiginosamente sulla sottostante cittร  di Bassano del Grappa: da qui lo sguardo spazia libero sulla Pianura Padana e nelle giornate limpide si puรฒ vedere la laguna di Venezia e il mare Adriatico. Per la posizione strategica queste montagne sono state teatro di cruente battaglie durante la Prima Guerra mondiale. Lungo la strada, oltre lโ€™area in cui svettano numerosi ripetitori, cโ€™รจ una cava di pietra calcarea che, dopo un periodo di sfruttamento negli anni Sessanta, รจ caduta in stato di abbandono.

Nuova identitร  per un luogo “usato” e dimenticato

Dal 1989, per alcuni anni, lโ€™area degradata รจ rinata grazie alla creativitร  di Tony Zarpellon, artista di fama internazionale della corrente dellโ€™Avanguardia. Allievo della Scuola dโ€™Arte di Nove e dellโ€™Accademia di Belle Arti di Venezia, Zarpellon da sempre affianca alla pittura lavori plastici e scultorei, realizzati con i piรน svariati materiali.

 

 

Nella cava di Rubbio, in un periodo di personale inquietudine, Zarpellon ha trovato lโ€™ambiente per dare spazio alla creativitร  e allo stesso tempo ha realizzato unโ€™opera artistica di valore didattico-educativo che celebra la rinascita di luoghi sfruttati e dimenticati.

In questo contesto, il visitatore รจ spinto a porsi domande riguardo al rapporto dellโ€™essere umano moderno con la natura.

Lโ€™idea di attuare lโ€™opera di recupero delle cave abbandonate si รจ concretizzata dopo la mostra personale che lโ€™artista fece nel 1988 a Rubbio. Lโ€™area, dopo lโ€™intensa rielaborazione artistica durata alcuni anni, รจ stata nuovamente dimenticata. Oggi, nonostante versi in stato di abbandono, le opere mantengono un fascino immutato. I sentieri che scendono ripidi lungo le pendici della montagna, per accedere a questo museo allโ€™aperto, sono stati risistemati e i turisti sono ritornati ad ammirare le opere dellโ€™artista.

 

Cava Abitata
Cava Abitata, i rifiuti ferrosi trasformati in maschere e volti

Le maschere tenebrose di Cava abitata

La cava che si scorge scendendo dal monte รจ chiamata โ€œCava abitataโ€: รจ stata realizzata nel 1990 e il visitatore la vede con uno sguardo dallโ€™alto, in quanto lโ€™accesso รจ posto molto piรน in basso, dopo la Cava dipinta. Lโ€™attivitร  di estrazione della pietra ha formato un grande anfiteatro roccioso che รจ diventato una coinvolgente scenografia per maschere e volti.

Lโ€™artista ha realizzato circa 150 opere scultoree, utilizzando materiale da recupero, in particolare rifiuti ferrosi.

Taniche arrugginite, bidoni metallici, serbatoi e marmitte dโ€™auto, tubi rielaborati con sapienti tagli e buchi e assemblati fra loro, sono stati trasformati alcuni in animali fantastici, altri in volti dalle sembianze umane, oppure in macabri teschi. Rifiuti rinati a nuova vita, come tenebrose opere dโ€™arte. Allโ€™ingresso della cava un masso di pietra riporta, come fosse una pagina di un diario, un monito: โ€œliberazione dai miti e dagli incubi della civiltร  industriale e dei consumiโ€. Ed รจ lโ€™inquietudine, la sensazione che proviamo davanti alla parete di pietra calcarea: le sculture ricordano la morte e suggeriscono riflessioni sul futuro cui andiamo incontro se non cambiamo il modo di rapportarci con il pianeta e non adottiamo uno stile di vita nuovo, improntato sulla sostenibilitร .

 

 

Le figure fantastiche di Cava dipinta

Il sentiero risale nella fitta boscaglia di alberi a fusto medio fino ad affacciarsi alla โ€œCava Dipintaโ€, lโ€™area che a un primo impatto risulta essere la piรน affascinante di tutto il complesso. Qui lโ€™anfiteatro di roccia, formatosi a seguito dellโ€™attivitร  di estrazione e i grandi massi di pietra rotolati e lasciati nellโ€™area in modo disordinato, sono stati dipinti con estrema creativitร  e lasciati nel loro luogo originale. Il sentiero si snoda fra le opere, ed รจ affascinante passeggiare fra un tripudio di figure dai colori sgargianti che si possono osservare da vicino e toccare con mano. Lโ€™artista รจ riuscito a trasformare le pietre e i grandi massi squadrati in personaggi meravigliosi. Ecco apparire fra la vegetazione fantastici volti umani che ci guardano con grandi occhi. Non mancano gli animali, coloratissimi: pesci che sembrano usciti da un mare tropicale, variopinti uccelli, serpenti dai colori irreali, ma anche strani soggetti fantastici. Figure di un teatro muto e fantastico, che osservano il visitatore e lo invitano ancora una volta a meditare. ยซEโ€™ spettacolare quello che lโ€™artista รจ riuscito a creareยป, dice un escursionista. ยซGiร  negli anni Ottanta e Novanta sentiva il bisogno di farci riflettere sui temi del consumismo, della distruzione della natura, dellโ€™erosione del suolo. Problemi che poi si sono successivamente manifestati in modo dirompente, con il rischio del non ritornoยป.

 

volti della Cava dipinta
I volti della Cava dipinta

 

Anche in questa cava un masso riporta, in caratteri maiuscoli, frasi sul nostro rapporto con il pianeta e la natura, e sulla societร  moderna dove tutto รจ improntato sullโ€™usa e getta. Il concetto usa e getta รจ la storia stessa di queste cave, usate e poi lasciate al degrado, storia che si รจ conclusa in modo felice e originale grazie al finale scritto da Zarpellon.

La natura si mescola allโ€™arte

Cโ€™รจ chi, come due turiste, รจ ritornato dopo 30 anni a rivedere la Cava Dipinta. ยซEโ€™ una galleria dโ€™arte allโ€™aperto, ma ciรฒ che affascina maggiormente รจ il significato dellโ€™opera: la rinascita di un luogo abbandonato. Noi lโ€™abbiamo visitata quando lโ€™artista lโ€™aveva appena realizzata, non cโ€™era tutta questa vegetazione, ma sono contenta di vedere questa esuberanza della natura che rinasce e si riprende gli spazi che le erano stati rubatiยป. Il sentiero scende piรน in basso, nascosto dalla vegetazione che negli anni รจ diventata cosรฌ rigogliosa, tanto da quasi sommergere la Cava Laboratorio e la Cava Teatro. La Cava Laboratorio รจ stata realizzata dallโ€™artista nel 2009, come area dove i visitatori potevano sperimentare e creare anche loro opere artistiche, mentre la Cava Teatro era un luogo adibito alle attivitร  da proporre ai bambini in visita al museo allโ€™aperto. Lโ€™esuberante artista, ora ottantenne, ha realizzato unโ€™opera dโ€™arte di grande impatto visivo ed emotivo. Nelle Cave di Rubbio scopriamo la nostra identitร , il nostro essere una piccolissima particella dellโ€™Universo capace di distruggere equilibri, ma talvolta anche di riparare agli errori commessi, grazie allโ€™arte e alla creativitร . Ma occorre pensare al futuro, prevenire situazioni di sfruttamento, abbandono e degrado. Perchรฉ storie come questa delle Cave di Rubbio, non sempre hanno la possibilitร  di avere un lieto fine.

 

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