Non sono ancora domate le fiamme causate dalla collisione avvenuta ieri nel Mare del Nord tra la petroliera svedese Stena Immaculate e la portacontainer Solong, battente bandiera portoghese. L’incidente, accaduto ieri mattina, ha causato un incendio di grandi dimensioni, un ferito e un disperso di cui si sono al momento abbandonate le ricerche. Il governo britannico ha affermato che non ci sono sospetti di un atto criminale intenzionale, mentre questo pomeriggio è stato arrestato un uomo di 59 anni, probabilmente dell’equipaggio della Solong, sospettato del reato di negligenza grave. La petroliera infatti, che trasportava kerosene per l’esercito Usa in Europa, è stata colpita dalla nave cargo mentre era ancorata al largo delle coste dell’Inghilterra orientale, contea dello East Yorkshire.
I rischi di disastro ambientale
È stata nelle scorse ore smentita l’ipotesi di un carico di cianuro di sodio da parte della Solong, sostanza molto tossica precedentemente trasportata dalla nave cargo ma che non si trovava più nei container al momento dell’impatto. Il viceministro britannico responsabile per il trasporto marittimo Mike Kane ha affermato che sono già state predisposte misure di contrasto all’inquinamento marino e aereo. Sono stati inviati kit di analisi per testare la purezza dell’acqua, mentre il parlamentare dello East Yorkshire Graham Stuart, ha affermato che il petrolio fuoriuscito “sembra essere bruciato”.
Preoccupazione per gli uccelli migratori
Nella zona in cui è avvenuto l’incidente si trovano la riserva di Spurn Head e quella di Flamborough Cliffs, che ospitano diverse specie di animali protetti. C’è anche preoccupazione per gli uccelli migratori che si radunano nell’area in questa stagione, ha dichiarato il direttore operativo dello Yorkshire Wildlife Trust Martin Slater alla Bbc.