Quattrocentoquattordici. ร la concentrazione in parti per milione di anidride carbonica in atmosfera: la rapida crescita di questa quantitร nel corso di decenni di sviluppo incontrollato รจ la misura piรน semplice da comprendere quando si parla di riscaldamento globale.
Quattrocentoquattordici รจ il fulcro intorno al quale ruota il discorso di Sir David Attenborough, naturalista e divulgatore scientifico, alla Cop26. Il suo รจ il racconto di un testimone dโeccezione che ha visto il Pianeta cambiare, che ha bene a mente il nostro passato e il presente ma che ancora spera per il futuro.
Quel futuro per cui i giovani stanno manifestando. Come giร raccontato, gli attivisti di Fridays For Future sono presenti a Glasgow con scioperi e manifestazioni per spingere i membri della Conferenza delle Parti a prendere decisioni repentine e in qualche modo audaci.
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Guarda il video di Sir David Attenboroughย
In viaggio verso Glasgow
Dopo le attivitร della PreCopย e gli eventi organizzati dal basso, la Cop26 รจ finalmente iniziata. Qual รจ lโatmosfera che ora si respira tra gli attivisti? Lo chiediamo a Giovanni Mori, ingegnere ambientale ed energetico e portavoce di Fridays For Future Italia:
ยซLa Cop26 รจ un momento davvero importante, ma allo stesso tempo sappiamo che non saranno le Cop in sรฉ a risolvere il problema della crisi climatica.ย Le Cop sono solo degli incontri. Noi l’emergenza la risolveremo quando, a questi incontri, si presenteranno politici che hanno serie intenzioni di risolvere la crisi climatica in maniera urgente, ma non รจ ancora questo il caso. Ci sono dei passi nella giusta direzione ma il gap da colmare tra le parole e le azioni รจ purtroppo ancora giganteยป.
Mori si riferisce probabilmente ai dati e alle informazioni contenute nellโEmissions Gap Report 2021 ย pubblicato dallโUnep, il programma ambientale delle Nazioni Unite, che fa il punto su quanto i singoli Paesi stiano facendo per limitare il riscaldamento globale tra 1,5ยฐC e 2ยฐC, come previsto dagli accordi di Parigi del 2015. Secondo il rapporto, i nuovi Ndc (Nationally Determined Contributions, contributi determinati a livello nazionale) combinati agli altri impegni alla mitigazione, porrebbero il Pianeta sulla strada verso un aumento delle temperature globali di 2,7ยฐC entro la fine del secolo, anche se si raggiungessero impegni incondizionati. Un percorso lungo e piรน che tortuoso.
Cโรจ stato un risveglio della politica?
ยซLโorologio dellโApocalisse ticchetta sempre piรน forte e segna un minuto a mezzanotteยป, afferma Boris Johnson, il primo ministro britannico, aprendo i lavori della Cop26. Un linguaggio molto vicino a quello di Greta Thunberg che potrebbe indicare una svolta, anche se qualcuno sembra aver pensato piuttosto a una strumentalizzazione. Giovanni Mori commenta:
ยซSicuramente ci fa molto effetto. Da un lato รจ una nostra vittoria e significa che chi ci chiamava โcatastrofistiโ o โgretiniโ aveva torto, politica compresa. Ma in fondo noi abbiamo sempre e solo riportato le parole della migliore scienza possibile. Quindi รจ un bene che venga utilizzato un linguaggio di emergenza. Perรฒ il ruolo della politica รจ agire, non protestare. Se non agiscono loro, chi puรฒ farlo?ยป.
E di azione se nโรจ vista ben poca nel G20 di Roma, i cui accordi prevedono una diluizione dellโobiettivo emissioni zero non piรน entro il 2050 ma intorno alla metร del secolo e la conferma della creazione di un fondo da 100 miliardi di dollari lโanno per aiutare nella transizione i paesi in via di sviluppo. Inoltre, per ora, durante la conferenza, si รจ raggiunta unโintesa sulla deforestazione, uno stop previsto per il 2030.
Una transizione a piรน velocitร
A rallentare le decisioni sono soprattutto paesi come Cina e India che Unione Europea e Stati Uniti non riescono a coinvolgere nel discorso sul clima. ยซIl discorso delle responsabilitร storiche รจ cruciale: non si puรฒ pretendere azione rapida senza in primis prendersi le proprie responsabilitร – afferma il portavoce di Fridays For Future – Se Unione Europea, USA e Canada sommati fanno circa il 60% delle emissioni totali storiche, sโignora che la maggior parte di colpa derivi da noi, e quindi bisogna favorire il piรน possibile, anche tramite i 100 miliardi di cui si parla da 10 anni, la transizione dei paesi in via di sviluppo. ร ovvio che tutti i debbano fare la loro parteยป.
“Alla #COP26 ci sono piรน delegati associati con l’industria dei combustibili fossili che da qualsiasi singolo paese.”
Wow.
Questo sรฌ che รจ essere onesti e affrontare le cose.Analisi condivisa con la BBC. -> https://t.co/CcSrir4Ial pic.twitter.com/GGUAJXKwtS
โ Fridays For Future Italia (@fffitalia) November 8, 2021
Cosa aspettarsi dalla Cop26
Gli incontri di questa Conferenza delle Parti procedono e gli attivisti sono giร per le strade di Glasgow a esercitare pressione sui governanti. Non si respira aria di grandi cambiamenti, ma chiediamo a Giovanni Mori, prima di lasciarlo agli scioperi previsti in queste giornate, quale sarebbe un bel colpo di scena in questa COP26 e quale un finale deludente:
ยซPurtroppo, o per fortuna, le Cop non sono mai come i film, dove all’ultimo secondo, o la va o la spacca, si salvano tutti i protagonisti o si sconfiggono gli alieni. Sarebbe bello, ma purtroppo la questione durerร mesi e anni, travalicando i tempi della Cop. Data l’attenzione e la pressione su questa di Glasgow, il minimo sindacale dovrebbe essere che tutto il mondo si allinei a un aumento di 1,5 ยฐC come limite e che, finalmente, vengano garantiti i fondi minimi affinchรฉ in tutti i Paesi si possa accelerare una giusta transizioneยป.ย
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ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Guarda il video di Giovanni Mori a TEDxTreviso