Un pipistrello o chirottero (Foto: NBFC)

Ecosistemi urbani, i pipistrelli a Roma e Firenze

In un monitoraggio svolto in alcune aree verdi nelle due città, è stata rilevata la presenza di quindici specie e l'estinzione di altre.  La presenza di questi mammiferi è indicatore di un ambiente sano e ricco di biodiversità
20 Dicembre, 2024
1 minuto di lettura

Chi ha paura dei pipistrelli? Questi misteriosi mammiferi, che dormono più di 20 ore al giorno, vanno in letargo per circa 183 giorni e non sviluppano tumori, sono preziosi alleati dell’uomo in quanto svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi urbani. Si nutrono principalmente di insetti, contribuendo a regolare le popolazioni di zanzare, mosche e altri parassiti degli agroecosistemi, migliorando la qualità della vita nelle aree urbane. La loro presenza è un indicatore di un ambiente sano e ricco di biodiversità.

Specie estinte

Molte di queste specie si sono estinte in seguito ad attività antropiche poco rispettose, alla perdita di habitat quali boschi maturi e aree umide e all’inquinamento luminoso. Un progetto targato CNR-Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri, CNR-Istituto per la BioEconomia e National Biodiversity Future Center (NBFC), ha svelato un affascinante segreto nascosto nel cuore di Roma e di Firenze: la presenza di numerose specie di pipistrelli, ma anche l’estinzione di molte altre in tempi recenti.

Il monitoraggio

Grazie all’installazione di registratori automatici in 50 siti distribuiti tra le due città, i ricercatori dello Spoke 5 di National Biodiversity Future Center (quello che si occupa di eventi urbanizzati e salute) Leonardo Ancillotto ed Emiliano Mori del CNR-IRET di Firenze, con la collega Laura Bonora del CNR-IBE, hanno monitorato per un anno intero l’attività dei mammiferi notturni, scoprendo la presenza di oltre 15 specie tra cui il vespertilio smarginato, l’orecchione grigio e il rinolofo maggiore. Tra le aree campionate a Roma: Villa Borghese, Villa Pamphili, Parco Regionale Urbano del Pineto, Riserva dell’Insugherata. A Firenze: Ponte all’Indiano, Peretola, Argingrosso e castello di Calenzano. Spiega Leonardo Ancillotto:

«Siamo entusiasti di aver scoperto questa ricca biodiversità nascosta nel cuore delle nostre città. I pipistrelli sono dei veri e propri eroi silenziosi, e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerli ed imparare a convivere con loro».

Come proteggerli

Per tutelare queste creature è fondamentale creare rifugi artificiali, ridurre l’uso di pesticidi e tutelare gli spazi verdi. Proteggere i pipistrelli significa tutelare la biodiversità urbana e migliorare la qualità di vita.

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