Temperature che raggiungono i 40 gradi, costantemente in aumento, afa, siccità. Ce ne stiamo accorgendo tutti, l’estate 2022 in Italia è più che bollente. E per i prossimi mesi la situazione non si preannuncia migliore. Lo afferma in una nota l’Osservatorio sulla siccità dell’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr):
«I modelli previsionali stagionali concordano nel preannunciare un’estate con temperature molto probabilmente sopra la media, che incideranno sull’evapotraspirazione (evaporazione dal suolo e da fiumi, laghi e bacini; traspirazione delle piante), e più secca della media».
Possiamo sperare nella pioggia? Non tanto a quanto pare: «I passaggi temporaleschi potranno quindi solo mitigare localmente l’attuale deficit, in particolare sull’arco alpino, dove i valori di pioggia potrebbero risultare nella norma climatica», spiega ancora il Cnr.
Una situazione che, oltre ad essere pericolosa per chi soffre di determinate patologie e per le persone anziane, è drammatica anche per quanto riguarda la carenza d’acqua:
«La siccità di questi mesi si conferma sempre più essere una siccità idrologica, la scarsità di innevamento invernale e di precipitazioni degli ultimi sei mesi sta intaccando le riserve idriche superficiali, principalmente nel nord Italia».
Una situazione sempre più a rischio, che coinvolge l’intero territorio nazionale. Infatti, come continuano gli esperti Cnr, la carenza idrica «(…) sta progressivamente interessando anche il centro-sud, a causa delle temperature da record fatte segnare a maggio, che sorpassa l’omologo mese del 2003, e quelle di giugno, quando abbiamo registrato valori tipici di fine luglio».