Greta Thunberg, isolamento Covid-!9
Greta Thunberg, la giovane attivista del movimento ambientalista Fridays for Future, potrebbe avere il coronavirus e con un messaggio ha spigato ai giovani perché è importante rimanere a casa

Negli occhi di Greta

L'attivista svedese potrebbe aver contratto il Coronavirus e si è posta in isolamento volontario. Il suo messaggio ai giovani
25 Marzo, 2020
2 minuti di lettura
Greta Thunber in isolamento Covid-!9
Greta Thunberg, la giovane attivista del movimento ambientalista Fridays for Future, potrebbe aver contratto il Coronavirus e con un messaggio ha spigato ai giovani perché è importante rimanere a casa

 

Da qualche giorno non si avevano notizie su di lei.  Dopo che aveva deciso di spostare gli scioperi sul clima on line, la giovane attivista di Fridays for Future, Greta Thunberg, ha scritto un post sul suo profilo Instagram, dichiarando di avere i sintomi del Covid-19. Greta ha spiegato che da quando è rientrata dal suo viaggio in Europa centrale ha scelto di rimanere in isolamento.

Poi da dieci giorni, come suo padre, ha cominciato ad avvertire alcuni sintomi riscontrabili nelle persone affetta da coronavirus: stanchezza, brividi, mal di gola, tosse. «In Svezia non puoi fare il test per Covid-19 a meno che tu non abbia bisogno di cure mediche urgenti. A tutti i malati viene chiesto di restare a casa e di isolarsi. Dunque non ho fatto il test, ma è estremamente probabile che lo abbia avuto, visti i sintomi e le circostanze», si legge nel post.

Così ha invitato tutti i giovani a compiere un gesto di responsabilità:

«Molti, soprattutto i giovani, potrebbero non notare i sintomi per nulla o considerarli molto lievi. Non si rendono conto di avere il virus e rischiano di contagiare altre persone. Noi che non apparteniamo ad un gruppo a rischio abbiamo una responsabilità enorme, le nostre azioni possono fare la differenza tra vita e morte per molti altri. Tenetelo a mente, seguite le indicazioni di esperti e autorità. State a casa per contribuire a rallentare la diffusione. E ricordate di prendervi cura gli uni degli altri e di aiutare chi è in difficoltà».

 

 

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The last two weeks I’ve stayed inside. When I returned from my trip around Central Europe I isolated myself (in a borrowed apartment away from my mother and sister) since the number of cases of COVID-19 (in Germany for instance) were similar to Italy in the beginning. Around ten days ago I started feeling some symptoms, exactly the same time as my father – who traveled with me from Brussels. I was feeling tired, had shivers, a sore throat and coughed. My dad experienced the same symptoms, but much more intense and with a fever. In Sweden you can not test yourself for COVID-19 unless you’re in need of emergent medical treatment. Everyone feeling ill are told to stay at home and isolate themselves. I have therefore not been tested for COVID-19, but it’s extremely likely that I’ve had it, given the combined symptoms and circumstances. Now I’ve basically recovered, but – AND THIS IS THE BOTTOM LINE: I almost didn’t feel ill. My last cold was much worse than this! Had it not been for someone else having the virus simultainously I might not even have suspected anything. Then I would just have thought I was feeling unusually tired with a bit of a cough. And this it what makes it so much more dangerous. Many (especially young people) might not notice any symptoms at all, or very mild symptoms. Then they don’t know they have the virus and can pass it on to people in risk groups. We who don’t belong to a risk group have an enormous responsibility, our actions can be the difference between life and death for many others. Please keep that in mind, follow the advice from experts and your local authorities and #StayAtHome to slow the spread of the virus. And remember to always take care of each other and help those in need. #COVID #flattenthecurve

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Mielizia

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Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.
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