Nella biblioteca di Aldo Capitini, il filosofo che inventò la Perugia-Assisi

La marcia promossa nel 1961 a sostegno della fratellanza tra i popoli si ripete domenica 11 ottobre con una formula diversa, quella della catena umana.  Uno sguardo sul patrimonio bibliografico del fondatore, oggi nella Biblioteca di San Matteo degli Armeni di Perugia, per comprenderne la grandezza
10 Ottobre, 2020
2 minuti di lettura

Nonostante le difficoltà legate alla diffusione della Covid domenica 11 ottobre prenderà il via la “Catena Umana per la pace e la fraternità da Perugia ad Assisi”. Diversamente dal passato, quest’anno i partecipanti non potranno camminare, ma si punterà a costruire una lunga catena di persone lungo il tradizionale percorso dal capoluogo umbro alla cittadella della Pace.

L’obiettivo che si propone è quello di unire le “voci per far sentire quelle dei più deboli e vulnerabili, di chi è in fuga dalle guerre, dall’oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici, di tutti gli esclusi e gli impoveriti da un’economia che continua a uccidere e distruggere”.

Questa “Marcia per la pace” nacque nel 1961 su intuizione di Aldo Capitini. Di questa notevole figura di filosofo, pedagogo, teorico della non violenza, si sa molto sia sul versante biografico (i suoi studi presso la “Scuola Normale” di Pisa e la sua espulsione decretata da Giovanni Gentile, il suo antifascismo, gli intellettuali e religiosi con cui venne in contatto), sia su quello saggistico (a Benedetto Croce si deve la pubblicazione presso Laterza del suo “Elementi di un’esperienza religiosa” nel 1937). Meno nota forse è la sua “biblioteca”, oggi conservata a Perugia presso la Biblioteca comunale di San Matteo degli Armeni, grazie a un accordo con la Fondazione Capitini, dove si organizza peraltro da due anni la Scuola di ecologia promossa da Sapereambiente. Essa consta di circa 6.500 volumi (di cui un migliaio di opuscoli), 200 riviste e un centinaio di tesi di laurea.

Una ricognizione su questo materiale permette di comprendere non solo il vasto raggio delle letture di Capitini, ma anche su quali libri egli abbia forgiato il suo pensiero.

Capitini appose infatti tutta una serie di appunti e promemoria su scritti molto vicini ai suoi interessi: ci limitiamo a citare il volume di Luis Cormann, fondatore della Morfopsicologia, “Une école d’héroisme. Les campagnes non-violentes de Gandhi” (Paris, Stock, 1951), quello di Rienzo Colla, “Tu non uccidere” (Vicenza, La locusta, 1957), o quello del fondatore della Comunità Nomadelfia, don Zeno Saltini, “L’uomo è diverso” (Grosseto, Edizioni Staia, 1955). Di particolare interesse si rivelano anche le dediche (di cui abbiamo scritto in un intervento su Insula europea) che accompagnano molti libri della biblioteca: Giovanni Pioli, ex sacerdote, sostenitore del modernismo nonché fra i primi e più attivi promotori dell’obiezione di coscienza in Italia, scrive nel suo “Educhiamo i nostri padroni” (Milano, Istituto Italo Britannico, 1919): “Omaggio di Giovanni Pioli ad Aldo Capitini, pioniere di rinnovamento religioso, morale, sociale”; lo storico Delio Cantimori, già compagno di studi di Capitini alla Scuola Normale, in Eretici italiani del Cinquecento (Firenze. Sansoni, 1939):

 

Marcia Perugia Assisi
La Marcia del 1961, sulla Rocca di Assisi si distinguono Ernesto Rossi, Guido Piovene, Aldo Capitini, Renato Guttuso, Pio Baldelli, Italo Calvino e don Andrea Gaggero (Foto: Europeana)

«A Aldo Capitini, affettuoso omaggio del suo vecchio amico; queste ricerche, iniziate alla Normale, vorrebbero essere anche, per te, un segno della fedeltà alla vecchia amicizia, e allo spirito delle nostre vecchie discussioni. Delio».

O infine la copia già menzionata del volume di Corman: «Au Professeur Aldo Capitini en témoignage de la communauté de notre idéal, et comme un message de sympathie a son Congres de Non–violence. L. Corman». (Al professor Aldo Capitini in testimonianza della comunità del nostro ideale e come messaggio di simpatia al suo Congresso della Nonviolenza).

 

Visita il sito della Scuola di ecologia presso la Biblioteca di San Matteo degli Armeni (Pg)

Scuola di ecologia

 

Questi esempi permettono di comprendere non solo i libri sui quali Aldo Capitini formò il suo pensiero critico come teorico della non violenza, ma anche l’immenso prestigio internazionale di cui godeva quando il 24 settembre 1961 organizzò la prima “Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli”.

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