Parco Nazionale del Vesuvio: è rinato il sentiero 11, la “Pineta di Terzigno”

Il percorso offre piacevoli e comode passeggiate per le persone con difficoltà motorie e visive. Realizzato dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio con moderne tecniche di ingegneria naturalistica e con impiego esclusivo di materiali naturali, segna una rinascita per tutto il territorio, dopo i danni dei roghi del 2017
30 Marzo, 2022
2 minuti di lettura

È stato inaugurato il sentiero n° 11 del Parco Nazionale del Vesuvio, denominato La Pineta di Terzigno e situato in località Piana Tonda, nel comune di Terzigno. Il tracciato, recuperato, ripristinato e arricchito dopo i danni inferti dagli incendi del 2017, è il progetto che completa il primo lotto di interventi realizzati nell’ambito del Masterplan del Grande progetto Vesuvio, piano pluriennale di investimenti dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, finalizzato al rilancio complessivo dell’area protetta.

 

Una parte del sentiero 11 nel Parco del Vesuvio
Il sentiero 11 del Parco Nazionale del Vesuvio è concepito soprattutto per permettere alle persone con difficoltà motorie e visive di camminare in modo comodo e senza impedimenti. È realizzato con materiali naturali e tecniche moderne di ingegneria naturalistica

 

Il sentiero è ubicato nel comune di Terzigno, uno dei 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio, indissolubilmente legato per la sua storia al Vesuvio, che deve il nome alla terza colata di lava o terzo fuoco” che nel 1631 devastò le falde del vulcano. Terzigno è famosa anche per la tradizionale e notissima produzione vinicola del “Vesuvio” DOP Lacryma Christy (bianco, rosso o rosato) e per la lavorazione a mano della pietra lavica.

Il percorso, inaugurato, in presenza dei vertici dell’Ente Parco, del Sindaco di Terzigno Francesco Ranieri e di numerose altre Autorità e rappresentati della comunità locale, è concepito per piacevoli e comode passeggiate per le persone con difficoltà motorie e visive, ed è realizzato con moderne tecniche di ingegneria naturalistica con impiego esclusivo di materiali naturali. 

Il camminamento, da cui si gode il profilo del versante occidentale del vulcano, si snoda su di una larga pedana in legno che non presenta dislivelli significativi, onde consentire la fruizione per tutti: esso è posto ad una quota massima di 211 m s.l.m. e si percorre comodamente in 30 minuti per tutta la sua lunghezza di 1500 mt. con una piacevole sequenza di incroci e tratti curvilinei.

 

 

Il sentiero è un’ottima meta, oltre che per i turisti che desiderano conoscere ed apprezzare, in uno spazio relativamente ridotto, gli ambienti tipici del Vesuvio, in un cammino che nulla toglie delle bellezze e delle atmosfere del Parco, anche per gli sportivi, che nel percorso possono trovare le condizioni ideali per i loro allenamenti.

«La realizzazione di questo importantissimo progetto, che viene portato a temine nonostante tutte le difficoltà affrontate con l’emergenza pandemica, è un ulteriore e fondamentale tassello verso la realizzazione del Masterplan del Grande Progetto Vesuvio ha dichiarato Agostino Casillo presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio” – Quando presentammo alla comunità il Masterplan, in molti pensavano che sarebbe rimasto su carta, invece oggi mostriamo in maniera incontrovertibile i magnifici risultati di un lavoro lungo e complesso».

Il progetto, continua Casillo, ha un forte valore sociale che permetterà anche a chi ha disabilità motorie e visive di poter fruire del patrimonio naturalistico del nostro territorio. Un percorso speciale, gli fa eco il direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, Stefano Donati :

«È speciale, perché il percorso su pedana è rivolto in primis ai diversamente abili motori e visivi. Ma si tratta anche di un percorso condensato, in un’area di appena 3 ettari, in cui godere delle bellezze paesaggistiche e naturali del Vesuvio, immergendosi nei silenzi, nei suoni e negli odori del parco. Si attraversa un’area a substrato di lave recenti e piroclastiti, su cui in passato è stata impiantata una pineta, che ha subito gravi danni dai roghi del 2017. Oggi questa area boscosa, il polmone verde di Terzigno, è oggetto di un intervento di restauro ambientale, con la messa a dimora di essenze tipiche dell’area vesuviana e della macchia mediterranea, resilienti e adattate agli incendi, collocate in prossimità del sentiero. Così da consentire al visitatore di percepirle anche in modo tattile, oltre che visivo e olfattivo: un piccolo ritorno alla natura».

 

Una parte del sentiero 11
Il cammino del sentiero 11 permette a tutti di conoscere ed apprezzare gli ambienti tipici del Vesuvio
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