Una delle principali competenze richieste a chi fa educazione ambientale, o se vogliamo, educazione tout court, รจ la capacitร di destare attenzione sulle emergenze che si presentano. Lโattenzione a sua volta si nutre di impegno: infatti non basta osservare la realtร e coglierne le criticitร , รจ necessario comunicare la possibilitร di una soluzione, la sua ricerca, e ove possibile realizzare lโattivitร per metterla in pratica. In queste giornate incerte, in cui le regole sembrano essere ancora piรน importanti di quanto lo fossero durante il lockdown, eppure sono piรน facilmente disattese, torna alla mente il lavoro svolto con Legambiente Ischia negli anni scorsi, per insegnare a bambini e ragazzi la buona cittadinanza, servendosi di un gioco autocostruito. Tutto iniziรฒ nellโanno scolastico 2017-18, come ricorda Marianna Lamonica, vicepresidente del Circolo Legambiente Ischia e Procida, educatrice ambientale e volontaria ambientalista di lungo corso:
ยซAllโinterno di un progetto Scuola Viva Por Campania, uno dei quattro moduli che proponemmo allโIstituto Comprensivo Vincenzo Mennella di Lacco Ameno, quello affidato a me, era titolato โSiamo tutti assessori allโambienteโ. La passione per la politica, per i diritti mi ha sempre portato a coniugare ambiente e civismo, ammesso poi che le due cose non siano di per sรฉ strettamente legate. Ritrovarsi a scrivere il progetto da sottoporre alla scuola รจ stato il primo passo di un esaltante percorso che mi ha portato a progettare ed immaginare ogni anno nuove proposte, insieme con gli altri educatori di Legambiente Ischiaยป.
Che cosโรจ il Gioco delle Regole e come รจ nato?
Con bambini di terza elementare sviluppammo un percorso verso la consapevolezza della democrazia e della partecipazione. Un percorso fatto di conoscenza della macchina amministrativa, di conoscenza del territorio e di conoscenza e costruzione delle regole. Per farlo ci incontrammo con gli amministratori locali e visitammo il municipio, arrivammo a simulare in classe le elezioni con tanto di campagna elettorale, scrutini e proclamazione del mini-sindaco…
Ma mancava qualcosa…
Sรฌ, le regole apparivano astratte, dovevamo escogitare qualcosa che le rendesse concrete e facili da rispettare. Cosรฌ , durante lโanno, abbiamo costruito un gioco. Lโidea era costruire una pista di cartoncino, un percorso lungo che attraversasse lโintera classe ma capace di stare, una volta ultimato, su tutti i banchi messi in sequenza. Un gioco in cui, a squadre, bisognava far avanzare una pedina che, passando per le varie tappe e superando gli ostacoli che incontrava lungo il percorso (un pezzo scivoloso di carta argentata o un tratto ruvido di carta abrasiva, un tunnel da centrare o una curva particolarmente difficile),ย dovesse arrivare per prima allโarrivo.ย I ragazzi -singolarmente e/o in gruppo- avevano a disposizione alcuni rettangoli di cartoncino bianco e materiale di riciclo per immaginare il proprio pezzo di percorso. La pista che ne รจ venuta fuori era allegra, bizzarra, ricca di imprevisti e colorata.
Il passo successivo รจ stato chiederci se si potesse giocare a un gioco senza regole. E cosรฌ abbiamo discusso di regole, scelto tra regole giuste e ingiuste e poi immaginato le regole per il nostro gioco. Le pedine (tappi di bottiglie di birra recuperati a casa o nei bar) dovevano avanzare con lo schiocco del pollice con lโindice, una vecchia maniera che li ha entusiasmati.ย Le regole semplici ma efficaci: per iniziare posizionare i tappi sulla linea di partenza; a turno dare un colpo al tappo per farlo avanzare; se un tappo usciva di strada ripartiva dalla partenza e cosรฌ via. I bambini erano entusiasti e le squadre agguerrite.ย Vi avrebbero giocato la volta dopo e ancora dopo. Oggi quei bimbi concludono la prima media e sono certa che in loro, attraverso un gioco, รจ rimasto un piccolo seme di legalitร .
Come si concluse il POR?
Con i bambini protagonisti nella redazione di una delibera di Consiglio Comunale, culminata poi nella approvazione allโunanimitร da parte del consesso di Lacco Ameno. Proponemmo allโAmministrazione di Lacco Ameno, nel corso di un animatissimo Consiglio, la creazione di un percorso โPedibusโ che permettesse ai bambini di andare a scuola a piedi, in gruppo, accompagnati da un adulto. Destare attenzione sul problema delle regole e del loro rispetto รจ stato possibile soltanto impegnando i ragazzi in unโattivitร che li ha visti protagonisti del cambiamento, e a sua volta lโimpegno dei ragazzi รจ diretta conseguenza dellโimpegno dellโeducatrice.
E adesso, Marianna, come si continua?
Abbiamo riprodotto il percorso e il gioco in due edizioni di โNettuno va a scuolaโ, e ogni volta i ragazzi lโhanno trasformato con la loro fantasia, arricchendolo ogni anno di elementi e di novitร . Per questโanno cambia struttura, diventa da tavolo, sviluppa la sostenibilitร e si lega al luogo, ma non svelo tutto perchรฉ con i bambini di seconda, sempre del Comprensivo V. Mennella di Lacco Ameno, il percorso iniziato รจ stato interrotto bruscamente per lโemergenza sanitaria che ci colpisce globalmente. Aspettiamo di rivederci per metterlo a punto e senza lโapporto delle idee e della loro esuberanza, sarebbe altra cosa.