mani, dadi e regole

Regole in gioco

Un gioco per imparare a rispettare le regole, ma anche per distinguere fra regole giuste e ingiuste: un percorso sviluppato da Legambiente Ischia per costruire una cittadinanza nutrita di attenzione e impegno

10 Giugno, 2020
3 minuti di lettura

Una delle principali competenze richieste a chi fa educazione ambientale, o se vogliamo, educazione tout court, รจ la capacitร  di destare attenzione sulle emergenze che si presentano. Lโ€™attenzione a sua volta si nutre di impegno: infatti non basta osservare la realtร  e coglierne le criticitร , รจ necessario comunicare la possibilitร  di una soluzione, la sua ricerca, e ove possibile realizzare lโ€™attivitร  per metterla in pratica. In queste giornate incerte, in cui le regole sembrano essere ancora piรน importanti di quanto lo fossero durante il lockdown, eppure sono piรน facilmente disattese, torna alla mente il lavoro svolto con Legambiente Ischia negli anni scorsi, per insegnare a bambini e ragazzi la buona cittadinanza, servendosi di un gioco autocostruito. Tutto iniziรฒ nellโ€™anno scolastico 2017-18, come ricorda Marianna Lamonica, vicepresidente del Circolo Legambiente Ischia e Procida, educatrice ambientale e volontaria ambientalista di lungo corso:

 

Marianna Lamonica, legambiente Ischia
Marianna Lamonica, vicepresidente del Circolo Legambiente Ischia e Procida

 

ยซAllโ€™interno di un progetto Scuola Viva Por Campania, uno dei quattro moduli che proponemmo allโ€™Istituto Comprensivo Vincenzo Mennella di Lacco Ameno, quello affidato a me, era titolato โ€œSiamo tutti assessori allโ€™ambienteโ€. La passione per la politica, per i diritti mi ha sempre portato a coniugare ambiente e civismo, ammesso poi che le due cose non siano di per sรฉ strettamente legate. Ritrovarsi a scrivere il progetto da sottoporre alla scuola รจ stato il primo passo di un esaltante percorso che mi ha portato a progettare ed immaginare ogni anno nuove proposte, insieme con gli altri educatori di Legambiente Ischiaยป.

 

Che cosโ€™รจ il Gioco delle Regole e come รจ nato?
Con bambini di terza elementare sviluppammo un percorso verso la consapevolezza della democrazia e della partecipazione. Un percorso fatto di conoscenza della macchina amministrativa, di conoscenza del territorio e di conoscenza e costruzione delle regole. Per farlo ci incontrammo con gli amministratori locali e visitammo il municipio, arrivammo a simulare in classe le elezioni con tanto di campagna elettorale, scrutini e proclamazione del mini-sindaco…

Ma mancava qualcosa…
Sรฌ, le regole apparivano astratte, dovevamo escogitare qualcosa che le rendesse concrete e facili da rispettare. Cosรฌ , durante lโ€™anno, abbiamo costruito un gioco. Lโ€™idea era costruire una pista di cartoncino, un percorso lungo che attraversasse lโ€™intera classe ma capace di stare, una volta ultimato, su tutti i banchi messi in sequenza. Un gioco in cui, a squadre, bisognava far avanzare una pedina che, passando per le varie tappe e superando gli ostacoli che incontrava lungo il percorso (un pezzo scivoloso di carta argentata o un tratto ruvido di carta abrasiva, un tunnel da centrare o una curva particolarmente difficile),ย  dovesse arrivare per prima allโ€™arrivo.ย  I ragazzi -singolarmente e/o in gruppo- avevano a disposizione alcuni rettangoli di cartoncino bianco e materiale di riciclo per immaginare il proprio pezzo di percorso. La pista che ne รจ venuta fuori era allegra, bizzarra, ricca di imprevisti e colorata.

 

 

Il passo successivo รจ stato chiederci se si potesse giocare a un gioco senza regole. E cosรฌ abbiamo discusso di regole, scelto tra regole giuste e ingiuste e poi immaginato le regole per il nostro gioco. Le pedine (tappi di bottiglie di birra recuperati a casa o nei bar) dovevano avanzare con lo schiocco del pollice con lโ€™indice, una vecchia maniera che li ha entusiasmati.ย  Le regole semplici ma efficaci: per iniziare posizionare i tappi sulla linea di partenza; a turno dare un colpo al tappo per farlo avanzare; se un tappo usciva di strada ripartiva dalla partenza e cosรฌ via. I bambini erano entusiasti e le squadre agguerrite.ย  Vi avrebbero giocato la volta dopo e ancora dopo. Oggi quei bimbi concludono la prima media e sono certa che in loro, attraverso un gioco, รจ rimasto un piccolo seme di legalitร .

Come si concluse il POR?
Con i bambini protagonisti nella redazione di una delibera di Consiglio Comunale, culminata poi nella approvazione allโ€™unanimitร  da parte del consesso di Lacco Ameno. Proponemmo allโ€™Amministrazione di Lacco Ameno, nel corso di un animatissimo Consiglio, la creazione di un percorso โ€œPedibusโ€ che permettesse ai bambini di andare a scuola a piedi, in gruppo, accompagnati da un adulto. Destare attenzione sul problema delle regole e del loro rispetto รจ stato possibile soltanto impegnando i ragazzi in unโ€™attivitร  che li ha visti protagonisti del cambiamento, e a sua volta lโ€™impegno dei ragazzi รจ diretta conseguenza dellโ€™impegno dellโ€™educatrice.

 

Il percorso del Pedibus
Il percorso del โ€œPedibusโ€ che permette ai bambini di andare a scuola a piedi, in gruppo o accompagnati da un adulto

 

E adesso, Marianna, come si continua?
Abbiamo riprodotto il percorso e il gioco in due edizioni di โ€œNettuno va a scuolaโ€, e ogni volta i ragazzi lโ€™hanno trasformato con la loro fantasia, arricchendolo ogni anno di elementi e di novitร . Per questโ€™anno cambia struttura, diventa da tavolo, sviluppa la sostenibilitร  e si lega al luogo, ma non svelo tutto perchรฉ con i bambini di seconda, sempre del Comprensivo V. Mennella di Lacco Ameno, il percorso iniziato รจ stato interrotto bruscamente per lโ€™emergenza sanitaria che ci colpisce globalmente. Aspettiamo di rivederci per metterlo a punto e senza lโ€™apporto delle idee e della loro esuberanza, sarebbe altra cosa.

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