Rigenerazioni d’arte, la collaborazione fra Mario Arlati e l’azienda Convertini

L'artista internazionale, che vive fra Milano e Ibiza, si ispira al rapporto fra la materia e i fattori ambientali che la corrodono e l'arricchiscono allo stesso tempo. L'abbiamo incontrato durante l'ultima edizione di Ecomondo insieme a Ivan Convertini, amministratore della società specializzata nei processi di rigenerazione e impegnata in progetti culturali
20 Novembre, 2021
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Promuovere l’economia circolare attraverso i propri impianti all’avanguardia nel recupero di materia. E coltivare la cultura della responsabilità verso l’ambiente e le nuove generazioni  praticando le attività educative e il linguaggio artistico.

È la missione dell’azienda Convertini di Cusago (Mi) che si occupa dal 1984, grazie all’intuizione del fondatore Angelo Convertini, di servizi integrati per la raccolta, la selezione e la reimmissione degli scarti nel ciclo produttivo.

Una visione integrata che ha portato l’azienda, guidata oggi dall’amministratore Ivan Convertini, a collaborare con il maestro Mario Arlati: artista di orizzonte internazionale che opera fra Milano e Ibiza, già presente in oltre 250 mostre in tutto il mondo, ispirato dal rapporto fra la materia e i fattori ambientali che la corrodono, la trasformano, la arricchiscono di luce, profondità e variazioni cromatiche. Sua, fra le altre, la realizzazione pittorica inaugurata nel 2016 su venti facciate di cinque grattacieli alti 150 metri nel complesso residenziale Living Art, progettato da Oscar Dante Benini alla periferia di Mosca, la più grande opera d’arte visibile al mondo: Arlati ha lavorato a spruzzo con finiture a mano, su 45.500 metri quadri, imbracato sulle pareti, recuperando l’estetica delle opere concepite ad Ibiza.

 

Guarda l’intervista con Ivan Convertini

 

Abbiamo incontrato Mario Arlati e Ivan Convertini poche settimane fa durante la fiera Ecomondo di Rimini dove alcune opere del maestro, in particolare le “Incomplete Flags”, erano esposte nello stand dell’azienda grazie ad una collaborazione con la Galleria Contini Arte Contemporanea di Venezia:

«Queste opere rappresentano il coraggio di qualcuno che ha creduto in qualcosa che aveva in mente – spiega Convertini – Il coraggio è fondamentale nella vita di tutti, porta a realizzare qualcosa e a fare la differenza. Bisogna credere nel fatto che ogni percorso nella nostra vita possa diventare qualcosa di meraviglioso come questi quadri, questo è il messaggio che vogliamo dare».

Quel coraggio che ha portato l’azienda a dotarsi attualmente di tre impianti, due a Cusago e uno a Settimo Milanese, finalizzati alla cernita e allo stoccaggio di Raee, ingombranti, inerti e altre tipologie di materiale attraverso sistemi automatizzati che permettono di recuperare, dopo trattamenti specifici e controlli rigorosi, oltre il 70% dei rifiuti in entrata. Un messaggio di rigenerazione ribadito dalle splendide bandiere create da Arlati, logore ma vibranti di energia e colore, che campeggiavano nello stand della Convertini a Ecomondo:

 «La stoffa con cui sono state realizzate finirebbero in una pattumiera, andrebbero ad inquinare – è il pensiero dell’artista – Però sono fortunate, hanno trovato l’arte e vivono questa seconda vita, che è bellissimo».

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