Oreste MassoloAd ogni produzione segue un suo scarto ma, allo stesso tempo, ogni scarto ha un suo valore. Nel mondo in cui stiamo vivendo, segnato da crisi climatiche ed economiche, è bene realizzare che ogni tipo di rifiuto può essere una risorsa. E di conseguenza ogni rifiuto può avere un valore. Su questo principio si basa Cyrkl, un marketplace B2B che mette in contatto tra loro aziende produttrici.
Basato sui principi dell’economia circolare, la piattaforma consente alle aziende di trovare soluzioni di gestione dei propri scarti. In questo modo Cyrkl trova la soluzione migliore non solo dal punto di vista economico ma anche da quello ambientale.
Cyril Klepek, CEO di Cyrkl, descrive il progetto così:
Cyrkl è come Tinder per la spazzatura. Un mercato digitale che mette in contatto i proprietari di rifiuti con coloro che possono utilizzarli ulteriormente
Il processo è molto semplice. Attraverso una registrazione gratuita l’azienda può inserire un numero illimitato di annunci che dovranno contenere tutte le informazioni relative al rifiuto in vendita. Successivamente, attraverso un sistema di intelligenza artificiale, l’annuncio verrà visualizzato da tutti i compratori interessati presenti sulla piattaforma in modo tale da fare incontrare domanda e offerta nel modo più trasparente possibile.
I rifiuti all’asta: una nuova frontiera per l’economia circolare
Cyrkl offre ai suoi utenti la possibilità di vendere gli scarti attraverso due diverse tipologie di inserzioni. La prima opzione rappresenta la vendita classica. Questa avviene tramite l’inserimento di un annuncio gratuito nel quale le aziende possono ricevere delle manifestazioni d’interesse per i propri prodotti. La seconda opzione rappresenta la vendita tramite asta, la quale consente di ottenere il miglior prezzo di mercato nel minor tempo possibile. Quest’ultima è supportata da esperti di rifiuti che si attivano per ricercare quante più controparti possibili interessate all’acquisto, supportando l’intelligenza artificiale. Scegliendo questo tipo di vendita il compenso per il lavoro svolto è pari all’1.5% del prezzo di vendita e viene richiesto solo successivamente all’effettiva vendita del materiale.
Non solo rifiuti
I materiali caricati sulla piattaforma non sono solo rifiuti. Cyrkl infatti consente alle aziende di inserire anche sottoprodotti, materie prime seconde, materiali riciclati o macchinari usati. La varietà di prodotti permette di migliorare la circolarità delle risorse a 360 gradi facendo incontrare il più possibile domanda e offerta. Per rendere più semplice la ricerca i materiali sono divisi per categoria e sottocategoria. Ad esempio i bancali sono una sottocategoria del legno, l’HDPE sono una sottocategoria della plastica e via dicendo. Ogni utente che naviga sulla piattaforma può filtrare i materiali per categoria e sottocategoria ma anche posizione geografica, quantità e trasporto.
Cyrkl conta oltre 14.000 aziende
Nata nel 2019 a Praga, la startup sull’economia circolare è riuscita a coinvolgere oltre 14.000 aziende in tutta Europa, un numero in continua ascesa. Il marketplace è accessibile in tutto il mondo e ha registrato utenti in 126 paesi diversi. Tra questi la piattaforma ha referenti specifici in 13 Paesi europei, tra cui Italia, Austria, Germania, Svizzera, Francia, penisola iberica e Regno Unito. Complessivamente l’azienda impiega circa 70 dipendenti fortemente motivati a migliorare la circolarità delle risorse e l’attuale inefficace sistema di gestione dei rifiuti.
I dipendenti di Cyrkl, oltre a coadiuvare l’efficienza della piattaforma, forniscono consulenze dettagliate alle aziende. Queste spaziano dall’ottimizzazione della gestione dei rifiuti all’approvvigionamento di risorse che siano più possibile sostenibili.
A seconda delle esigenze delle aziende interessate i consulenti sviluppano soluzioni concrete ad hoc. Casi studi svolti da Cyrkl hanno mostrato come una più efficiente gestione dei rifiuti non solo porti a degli ingenti risparmi ambientali ma anche risparmi economici che possono arrivare fino al 45% dei costi di gestione.
