Prima la formazione allโIstituto dโarte di Monza, poi i primi passi nel mondo del cinema come scenografo. ร qui che Edoardo Tresoldi,ย milanese, classe 1987, scopre la tecnica della modellazione della rete metallica, materiale che utilizza in tutta la sua produzione artistica e che, da allora, diventa sua cifra stilistica. In questa sperimentazione con materiali industriali nasce la sua prima opera di land art, Pensieri, una scultura del 2013 che rappresenta un uomo su un muretto che guarda il mare.
Guarda il video sull’opera “Pensieri” di Edoardo Tresoldi
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Il paesaggio come scultura
ร con questo lavoro che Tresoldi mette le basi di quella che sarร la sua visione artistica: la trasparenza come espediente che mette in relazione paesaggio e scultura. Ed รจ qui che comincia quella riflessione sullโarte e il paesaggio che lo porterร a progettare grandi opere architettoniche. Scopre, infatti, che la trasparenza ha un grandissimo potenziale: ยซLa trasparenza aveva la capacitร di raccontare il luogo attraverso di sรฉ, perchรฉ il paesaggio disegnava gli stati dโanimo della figura – sono le sue parole duranteย la conferenza al TEDxBologna, nell’ottobre del 2017 – E la luce del sole, cambiando, raccontava i diversi stati emotivi del personaggio. Cosรฌ mi resi conto che il paesaggio era la vera essenza di cui era fatta la mia prima operaยป.ย
La trasparenza della rete metallica permette di guardare attraverso la scultura, di immergersi nel paesaggio che ne diventa parte integrante, di entrare dentro alla materia del corpo fino a scorgerne i pensieri.
Genius loci, opera d’arte viva
Seguono una serie di sculture e grandi opere di arte pubblica fino alla presentazione a Londra nel 2015 di Control, scultura con cui Tresoldi sancisce ufficialmente il concetto di materia assente: lโutilizzo della rete metallica e della trasparenza permettono di rappresentare la dimensione immateriale delle opere e il loro rapporto col contesto.
Sono sculture non posizionabili ovunque, non da trasportare e esibire in qualche mostra temporanea. Non sono decontestualizzabili, insomma, dal luogo in cui sono state pensate. Quellโuomo puรฒ essere unicamente su quel pontile ad osservare il mare che si trova davanti a lui, quel mare. Lโopera dialoga cosรฌ con lo spirito del luogo – genius loci – che diventa esso stesso opera dโarte viva.
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La Basilica di Siponto, maestosa leggerezza
La riflessione sul rapporto tra arte e spirito del luogo lo porta sempre piรน lontano fino a immaginare opere architettoniche trasparenti nel paesaggio. Cosรฌ nel 2016 Tresoldi restituisce nuova vita allโ antica basilica paleocristiana di Santa Maria, nel parco archeologico di Siponto, in Puglia. Sulle fondamenta della basilica, scomparsa quasi mille anni fa, grazie alla rete metallica, dopo un attento lavoro di studio e progettazione, lโartista ricostruisce a grandezza naturale tutto lโedificio. Ma la Basilica di Siponto non รจ una vera e propria copia, nรฉ un restauro, piuttosto unโevocazione, una visione:
ยซInizio ad immaginare delle architetture nel paesaggio in cui lโorizzonte delimita il pavimento, le montagne entrano nelle pareti e le nuvole a volte decidono quanto siamo lontani dal cielo. E cosรฌ ecco la mia prima cupola. E se negli archetipi classici la cupola rappresenta la volta celeste, nella mia architettura la volta celeste รจ la materia di cui sono fatteยป.ย
L’inafferrabile trasparenza delle forme
Unโarchitettura immateriale, onirica, quasi un disegno, in cui la maestositร dellโedificio e la leggerezza della trasparenza coesistono in un dialogo aperto tra antico e contemporaneo. Il virtuosismo di Tresoldi ricorda โlโair playingโ dei grandi chitarristi. Gesti nellโaria che evocano forme, gesti che evocano suoni, ricordi. Ed eccola che appare in tutta la sua magnificenza, quasi come risultato di un atto psicomagico, davanti ai nostri occhi, la basilica. Eppure non cโรจ.
Non si tratta di realtร virtuale bensรฌ di strutture reali, reti metalliche e materiali industriali, eppure eterei, effimeri. C’รจ qualcosa d’inafferrabile nellโopera di Tresoldi. Qualcosa che sfugge, nel suo ricreare forme che si confondono col contesto, quasi un adattamento mimetico.
Architetture metafisiche
A Siponto le macerie, come nel kintsugi, vale a dire lโarte giapponese di riparare con lโoro le crepe, non vengono aggiustate, restaurate, la rottura la si esalta. I ruderi diventano le fondamenta di una nuova struttura architettonica, uguale allโoriginale eppure diversa, che acquista un nuovo senso.ย Le sue architetture destrutturano e rinnovano i concetti classici di spazio e tempo. Acquistano una nuova dimensione nellโinterazione tra architettura e paesaggio. Le materie assenti si compenetrano, si fondono con lโambiente in un gioco di trasparenze in cui le forme architettoniche appaiono insieme alle colline, agli alberi, agli uccelli.
In questo spazio evocativo a metร tra reale e onirico anche la concezione del tempo perde la sua linearitร : quelle rovine, e la Basilica che furono, sono presenti. Ciรฒ che รจ stato รจ, ciรฒ che non รจ piรน รจ di nuovo, ma al tempo stesso รจ immateriale, solo evocato. Ci si perde e ci si ritrova in un โper sempreโ che sembra poter appartenere solo al mito e allโarte. Quasi a farci credere che quelle rovine siano lรฌ da sempre. Per sempre. Sospese nel tempo. Momenti resi infiniti, grazie allโarte, come nella celeberrima Creazione di Adamo di Michelangelo, in cui le mani di Dio e Adamo si stanno per sfiorare, da sempre, per tutta lโeternitร .ย
Si ha quasi lโimpressione di svelare โ togliere un velo โ da queste architetture immateriali. Come se la basilica fosse sempre rimasta lรฌ, coperta dallโoblio e dal passare del tempo e la mano di Tresoldi lโavesse โscopertaโ in tutto il suo splendore. Quasi una moderna Psiche che โsvelaโ lโidentitร di Amore.
Ed ecco il cortocircuito: nel momento in cui Psiche scopre le fattezze dellโamato, la magnifica bellezza divina, in quel preciso istante lo perde. Cosรฌ per la Basilica di Siponto. Nel momento in cui si ha la sensazione di afferrarne le forme queste evaporano, svaniscono in trasparenza mostrando il paesaggio.
Ricami metallici attraversoย il mondo
Dalla realizzazione di Siponto in poi le architetture di Tresoldi conquistano il mondo. Forbes lo cita come uno dei 30 artisti under 30 piรน influenti in Europa.
Arrivano numerose commissioni rilevanti, dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti lโartista crea architetture rivoluzionarie: Archetipo, Locus, Baroque, Limes, Aura, Etherea, solo per citarne alcune. Si cimenta sia in grandi opere pubbliche che in installazioni per privati, allโaperto come in luoghi chiusi. Il risultato รจ sempre sbalorditivo.
Con Fillmore lโartista crea unโistallazione ideata appositamente per il ristorante Cathรฉdrale di New York, un tributo allโunderground culturale che ricorda una scenografia quasi teatrale.
Ultima ma non ultima, la recente Simbiosi del 2019, opera site-specific realizzata per il parco Arte Sella in Trentino Alto Adige, si inserisce nella riflessione tra Arte e Natura,ย in una delle aree devastate dalla tempesta del 2018.
Presenza, assenza, evocazione
Dalle installazioni allโarchitettura lโopera di Tresoldi รจ una sorta di ricamo metallico che attraversa il mondo, che evoca forme, piรน che costruirle. Le suggerisce, ricordandoci lโimpermanenza delle creazioni umane, e quindi dellโessere umano.
Un dialogo tra spazio e tempo, in cui lโopera non viene raccontata attraverso la sua presenza bensรฌ attraverso la sua assenza di materia, in dialogo col paesaggio. Ciรฒ che cโรจ stato e non cโรจ piรน ora rivive, in un tempo che non รจ il suo.
Come in un verso di Attilio Bertolucci: “Assenza, piรน acuta presenza”.
Guarda il video di Etherea di Edoardo Tresoldi at Coachella 2018