Sono 1 miliardo e 650 milioni in tutto il mondo, solo in Italia 9,8 milioni, il 16,8% della popolazione, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze ancora fuori dalle scuole chiuse per l’emergenza Coronavirus.
Cifre che parlano chiaro: la crisi che stiamo vivendo non è solo sanitaria e socio-economica, ma è anche la più grande crisi educativa planetaria che si ricordi.
Una situazione rischiosa, perché i divari economici, sociali e culturali già alti prima della pandemia, stanno aumentando rapidamente. Basti pensare alle differenze che nel nostro paese esistono tra figli di italiani e figli di genitori immigrati, tra bambini che vivono in aree più protette e meno protette, al sempre eterno divario tra Nord e Sud, a quello tra scuole. O, semplicemente, tra chi è connesso e chi no. Eppure, proprio dal dramma che stiamo vivendo, la scuola può rinascere. Ne sono convinti i promotori del Forum Diseguaglianze e Diversità che hanno pubblicato un documento che propone “un’alleanza civile e politica per la ri-apertura” di scuole e spazi di vita per bambini e adolescenti.
Ma non non si tratta solo di rispettare e mettere in pratica l’articolo 3 della Costituzione. Per il Forum DD questo momento di crisi è l’occasione per ricostruire la scuola e il sistema educativo, battendo le diseguaglianze, sostenendo l’attivazione sociale e quindi promuovendo lo sviluppo economico, la parità di genere, la coesione.
E permettendo di prevenire potenziali conflitti tra poveri, tra italiani e stranieri e di contrastare i pericoli di sviluppo dell’economia criminale e del controllo delle mafie nei territori dell’esclusione sociale, non solo nel Sud. Il Forum ha già avuto un confronto con la Commissione per la riapertura istituita presso il Ministero dell’istruzione.