Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Un dettaglio dell'opera di Triana Ariè, tra le 100 partecipanti a “MANIFESTA/re Taci anzi parla”

A Siracusa l’arte urbana delle donne

Cento manifesti d'autore per accendere il dibattito sull’abuso dell’immagine della donna nei media. L’iniziativa “MANIFESTA/re Taci anzi parla”, ideata dall’artista Marilena Vita, sui muri della città siciliana e, da venerdì 8 marzo, presso la galleria Montevergine artecontemporanea
28 Febbraio, 2024
3 minuti di lettura

Quando parliamo di arte urbana ci riferiamo a tutte quelle forme d’arte che si insinuano nel tessuto urbano traendone spunto, modificandolo, lasciando tracce, utilizzandolo come galleria a cielo aperto. Ma è arte anche il processo di nascita e formazione di una città e spesso nella letteratura l’idea visionaria di città utopiche è stata una metafora utilizzata per ipotizzare nuove società. Così, da Tommaso Campanella con la sua “Città del Sole” a Italo Calvino con “Le Città Invisibili” il contesto urbano si è andato declinando in metafore del vivere umano.

In principio fu un libro

Tra i diversi testi che raccontano la città come immagine della società torna oggi, quasi a specchio del distopico best seller “Il racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood, l’opera quattrocentesca di Christine de Pizan “La Città delle Dame”. Un lavoro precedente anche a quello del seicentesco Campanella, ma per secoli totalmente dimenticato e del tutto assente dai programmi scolastici. Qui de Pizan, riconosciuta oggi come prima scrittrice europea nel senso moderno del termine, usa la metafora della città per riscattare le donne e le loro storie in un mondo fortemente misogino.

 

L’artista Marilena Vita, curatrice del progetto “MANIFESTA/re Taci anzi parla”

 

Oggi Marilena Vita, performer, pittrice, fotografa e videoartista internazionale oltre che direttrice della Montevergine Artecontemporanea, trae spunto da questo testo per mettere in mostra una Siracusa diversa, tappezzata di manifesti che ritraggono donne nell’espressione del loro potere, delle loro virtù, dei loro talenti. Donne che stanno bene, che sanno divertirsi e lo fanno, donne che non soffrono più. La call, rivolta ad artiste italiane e straniere, è stata aperta alla fine del 2023 e ha visto un importante afflusso di lavori e di adesioni da parte del mondo femminile dell’arte e della cultura.

Le affissioni, la mostra, la serata futurista

A partire dai primi di marzo avrà inizio l’affissione di 100 manifesti d’autore 70 x 100 cm nella città di Siracusa realizzati da 33 artiste italiane e straniere. Si tratta appunto delle opere che le artiste hanno inviato e che la Montevergine Artecontemporanea si è occupata di far stampare su altrettanti manifesti. L’obiettivo è quello di una contaminazione dello spazio urbano finalizzato ad accendere il dibattito sull’abuso dell’immagine della donna nei media, promuovendo un dialogo sulla parità di genere attraverso la cultura, l’arte e, non ultima, l’indipendenza economica. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Siracusa si chiamerà “MANIFESTA/re Taci anzi parla” e vedrà esposta la pluralità di un femminile consapevole dei propri diritti, pronto a chiederli e ad ottenerli.

I lavori si muovono dalla fiber art alla fotografia, dalle suggestioni pittoriche surrealiste all’arte performativa, dall’elaborazione digitale al disegno.

L’opera di Mirella Rossomando, tra le artiste partecipanti alla call per “MANIFESTA/re Taci anzi parla”

 

Sostiene Marilena Vita: «C’è, oggi più che mai, l’urgenza di affrontare un problema ben radicato di discriminazione e abusi in vari ambiti quotidiani, casa, scuola, luoghi di lavoro, social, e nella comunicazione pubblicitaria troppo spesso improntata alla dittatura di una finta bellezza. La cultura, l’arte, gli ideali e l’indipendenza economica, sono valori di cui c’è urgente bisogno per contrastare la violenza dettata dalla subalternità nei confronti di un mondo che parla molte volte un linguaggio solo maschile». Tutti i lavori affissi in città saranno parte di una mostra presso la Montevergine Artecontemporanea che inaugurerà l’8 marzo.

Nell’occasione Marilena Vita ha indetto una serata futurista dove donne di diverse provenienze e formazioni, da docenti universitarie ad architette, da giornaliste ad attrici, poetesse, psicologhe offriranno il proprio contributo in un dibattito aperto ricco di interventi artistici ed intellettuali.

Spazio pubblico al femminile

“MANIFESTA/re Taci, anzi parla” emerge come iniziativa di arte urbana proprio in quanto riconosce un legame tra spazio pubblico, corpi e narrazione. Lo spazio urbano ai tempi della de Pizan era totalmente appannaggio del maschile. Gli ambiti di competenza delle donne ricadevano nella sfera privata della casa, della cura, della riproduzione, mentre quelli maschili riguardavano gli spazi pubblici della vita urbana e della politica. Nel recuperare una storia di genere e rivendicare una genealogia femminile la scrittrice francese mette in atto un doppio ribaltamento: da un lato ripropone scrittrici, artiste, guerriere e donne che hanno fatto la storia e sono state dimenticate, dall’altro lascia emergere una città, e quindi una società di donne e per le donne ove per tutte sia sicuro e confortevole vivere. Così Marilena Vita recupera a sua volta il nome femminile di Christine de Pizan, troppo frequentemente dimenticato, e lo rende motore di una trasformazione dell’immagine della città.

 

Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Tùttu-cià di Giovanni De Feo

Educare alla sostenibilità con un sorriso. Alla scoperta del metodo De Feo

Dove si butta? «È proprio la domanda a essere sbagliata. Infatti, non bisogna più dire (né tantomeno scrivere) “Dove si butta?” ma “Come si raccoglie?

Il groviglio verde

Funghi preistorici, alberi, mangrovie. Dentro il "groviglio verde" con Daniele Zagaria

Quanti di noi hanno considerato i boschi, le foreste ma anche i funghi e le piante come un unico sistema “aggrovigliato”? In pochi, certamente. Invece

no title has been provided for this book

Evoluzione, in viaggio nello spazio, nel tempo e nelle specie per evitare il "Don't Look Up"

Ci sono i procarioti e gli eucarioti, simili a batteri, per miliardi di anni  unici abitanti della Terra, i giardini ediacariani, che alla fine dell’e

Storia precedente

Climate Fiction Days, un evento su letteratura e cambiamenti climatici

Prossima storia

“Non potrete mangiare il denaro accumulato nelle vostre banche”

Leggi anche...