Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Spettatori e spettatrici durante una performance di "Alberi Maestri" (Foto: www.campsiragoresidenza.it)
Spettatori e spettatrici durante una performance di "Alberi Maestri" (Foto: www.campsiragoresidenza.it)

Alberi Maestri, dal bosco un invito a (ri)vedere meglio

Natura e tecnologia possono incontrarsi senza causare conflitti? La performance ideata e diretta da Michele Losi e Sofia Bolognini prova a dimostrare che esiste una via, fatta di conoscenza e consapevolezza
15 Novembre, 2024
1 minuto di lettura

Dalla fine degli anni 1960 Warren Brody, psichiatra votato alla cibernetica, investì nella visione di mettere la tecnologia al servizio degli esseri umani affinché arricchissero il proprio ambiente e la propria persona. All’epoca si confrontarono due paradigmi: lo human augmentation funzionale al miglioramento della produttività (approccio poi risultato vincente negli ambienti della Silicon valley) e lo human enhacement che puntò invece al perfezionamento di capacità innate dell’essere umano come orientamento, memorizzazione e interpretazione dei segnali della natura.

Alberi Maestri, un tour nel mondo vegetale

Il pensiero di Brody sembra conservarsi in Alberi maestri, una performance itinerante di incontro con la complessità e l’intelligenza del mondo vegetale. La regia di Michele Losi, che assieme a Sofia Bolognini disegna la drammaturgia, compone l’opera di Pleiadi, un collettivo integrato al centro di ricerca e produzione teatrale Campsirago Residenza, in collaborazione con The International Academy for Natural Arts.
Le ultime rappresentazioni sono andate in scena a settembre nel più ampio contesto offerto dal Festival Orme sull’altipiano della Paganella, in Trentino, e in occasione di una camminata sul monte di Brianza, il 10 novembre, dal borgo di Mondonico fino a Campsirago, in provincia di Lecco, itinerario che sarà riproposto per la replica del 22 dicembre.

 

Guarda il video di Alberi Maestri

Sinfonia di boschi, uccelli e foglie

Durante la camminata immersiva, superato il paradosso di escludere il concerto di uccelli e foglie indossando un paio di cuffie, ci si pone non tanto come spettatori, quanto come partecipanti a un ambiente mediale determinato dal flusso delle immagini intese come enti produttori di realtà. Procedendo in fila indiana ci si percepisce simili a un nativo, a un custode immerso nella fluorescenza vegetale del pianeta Pangea di James Cameron.

Una traccia elettronica riproduce gli impulsi della strategia comunicativa sotterranea delle piante e una melodia mostra il lento librarsi dei terpeni resi visibili dall’accelerazione dell’immaginazione.

L’ausilio della tecnologia prestato alla poesia, alla narrazione e alla divulgazione suggerisce al camminatore il modo per valicare la soglia del non visto e del non udito insegnando a entrare nei boschi con il giusto rispetto, senza tecnologie alle quali delegare competenze ma muniti di apparecchi che veicolano conoscenza e consapevolezza, magari inducendo a sentirsi parte integrante e a immaginarsi vestiti di natura per progressivamente spogliarci di eccessivi tecnicismi tessili ed estensioni satellitari. Una volta tolte le cuffie, continuano a risuonare le citazioni di Stefano Mancuso, Henry Thoreau e Jean Giono… e il silenzio del bosco fa molto più rumore del solito.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Campsirago Residenza (@campsiragoresidenza)

Mielizia

Saperenetwork è...

Samuel Zennaro
Samuel Zennaro
Aspirante pubblicista, collabora con un giornale locale e ha finora pubblicato su testate on-line e sui social. Si interessa di cooperazione internazionale e si occupa di commercio locale ed estero.
Tratta principalmente di ambiente, diseguaglianze economiche e sociali, energia e infrastrutture. Sogna di combinare viaggio e reportage e ambisce a pubblicare un libro che getti luce su quanto l'impronta ecologica finale del consumatore sia legata all'inquinamento. Con focus sull'Indonesia intende rintracciare aspetti del colonialismo tradizionale ancora presenti nel commercio internazionale e dimostrarne le dinamiche di sperequazione della ricchezza.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Il favoloso mondo delle piante

Un abete più vecchio delle piramidi e tanto altro. Nel mondo delle piante con Mancuso e Giordano

L’essere vivente più vecchio del mondo? Forse non tutti sanno che si tratta di un albero. È Tjikko, un abete rosso che vive in Svezia e ha compiuto be

Più letti

Italo Biddittu con il cranio di Ceprano, il giorno dopo la scoperta
Storia precedente

Italo Biddittu, l’uomo che scoprì il cranio di Ceprano. Trent’anni dopo, la sua storia

messa a dimora di piantina
Prossima storia

Atlante delle foreste, alberi a dimora per un futuro più sostenibile