La pandemia e la crisi ambientale sono profondamente legate, ed è fondamentale che il mondo della scienza comunichi con chiarezza le numerose e diverse implicazioni del cambiamento ambientale globale e dell’impoverimento degli ecosistemi, sempre più rapidi a causa degli effetti dell’Antropocene. In un articolo apparso nel settembre 2020 sulla rivista Cell, a firma di Anthony Fauci e David Morens, si sostiene, con dati scientifici, come deforestazione, commercio illegale di animali esotici e cambiamento climatico aumentino fortemente la possibilità che animali infetti possano trasmettere virus all’uomo. È la “tempesta perfetta”, come affermano Fauci e Morens.
Il cerchio immaginato da Barry Commoner, padre delle quattro leggi fondamentali dell’ecologia, si chiude nel peggiore dei modi e, se ogni cosa è connessa, l’uomo diventa causa e vittima delle pandemie che ha contribuito a creare e diffondere. Il conferimento, quindi, del Dottorato Honoris Causa assegnato dall’Università La Sapienza di Roma a Fauci si tinge necessariamente anche di “green”.
Guarda la cerimonia di conferimento del Dottorato honoris causa ad Anthony Fauci
Dalla Sicilia alla Casa Bianca
Di origini siciliane, è un personaggio apprezzatissimo (e al contempo osteggiato da molti detrattori) negli States, tanto che una pasticceria a New York ha realizzato una richiestissima ciambella che riproduce il suo volto. Molto orgoglioso del titolo accademico conferitogli in Italia, lo scienziato afferma che ciò avrebbe certamente reso orgogliosi anche i suoi genitori.
Anthony Fauci, Direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) dal 1984, è diventato negli ultimi due anni lo scienziato più conosciuto a livello mondiale, anche per le sue coraggiose prese di posizione nella gestione della task force anti-Covid della Casa Bianca, che lo hanno visto, a volte, in netta contrapposizione con la precedente amministrazione.
Gli studi sulle malattie trasmissibili
Dopo i saluti istituzionali di Thomas D. Smitham, Incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, la cerimonia, in collegamento video con gli Stati Uniti, è stata aperta dalla prolusione della rettrice Antonella Polimeni, che, dopo aver ricordato la consolidata tradizione della Sapienza nel campo degli studi sulle malattie infettive, in cui hanno lavorato scienziati come, tra gli altri, Giunchi, Vullo e Aiuti, ha rimarcato che l’Italia è, per la sua posizione geografica, particolarmente soggetta a questa tipologia di patologie.
La rettrice ha, inoltre, sottolineato come La Sapienza guardi “all’eminente figura di Anthony Fauci quale esempio di eccellenza e dedizione nel campo dello studio delle malattie trasmissibili”, un pioniere, in particolare, nella ricerca per la comprensione dell’Aids e nell’individuazione di nuove terapie e di strumenti di prevenzione.
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La lectio magistralis
Dopo l’allocuzione di Carlo Della Rocca, preside della Facoltà di Farmacia e Medicina, e l’elogio di Stefano D’Amelio, coordinatore del Dottorato di ricerca in Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences, la cerimonia si è conclusa con la lectio magistralis di Anthony Fauci.
Per Fauci, giunti al terzo anno di pandemia, dovremo affrontare importanti sfide, a causa della diffusione della variante Omicron e probabilmente anche di altre in futuro. Ma fortunatamente ora ci sono più strumenti per contrastare il virus SARS-coV-2.
Sottolinea anche che l’Italia ha ottenuto risultati migliori degli Usa nell’affrontare l’attuale emergenza sanitaria.
Fauci pioniere: dall’Hiv alla Covid
Il Dottorato è stato assegnato all’immunologo per il suo ruolo fondamentale nello studio delle malattie infettive e immunomediate, con particolare riguardo ai primi studi pioneristici sulle infezioni da Hiv, alla messa a punto di misure di contenimento della trasmissione e di terapie efficaci contro l’Aids.
In questo contesto, Fauci è stato l’ideatore del President’s Emergency Plan for AIDS Relief (Pepfar), che ha contribuito a contenere la diffusione e la mortalità in paesi svantaggiati.
È stato inoltre consulente scientifico di sette presidenti degli Stati Uniti, guidando iniziative di controllo di malattie epidemiche e pandemiche. I risultati della sua attività di ricerca lo collocano tra i più influenti scienziati al mondo, con oltre 1200 pubblicazioni.
Un lavoro fondamentale, quello di Fauci, che mette in evidenza, nel suo complesso, come non sia più possibile considerare come indipendenti la salute umana da quella degli animali e dell’ambiente in generale.