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Appia Antica, storia di una tutela

Il documentario di Milo Adami e Giuseppe Cederna racconta l'impegno di chi ha salvato l'antica strada romana, che collega la Capitale con il Sud Italia, nel corso degli anni. A cominciare da Antonio Cederna, a cui si deve moltissimo. Il film è  sul canale YouTube del Parco Archeologico
30 Luglio, 2024
1 minuto di lettura

In occasione dell’importante riconoscimento da parte dell’Unesco, che ha ufficialmente iscritto, lo scorso 27 luglio, la Via Appia Regina Viarum nella Lista del suo Patrimonio mondiale, è da segnalare la presenza di un film unico che testimonia l’importanza della tutela e della valorizzazione di questo patrimonio straordinario. Il documentario Appia Antica, storia di una tutela di Milo Adami, con la sceneggiatura di Giuseppe Cederna, presentato in anteprima assoluta nel corso della XXV edizione del festival CinemAmbiente di Torino nel 2022, racconta infatti l’impegno di chi ha restituito questo grande patrimonio al pubblico. Il film breve è disponibile gratuitamente su YouTube sul canale del Parco Archeologico dell’Appia Antica.

 

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Antonio Cederna e il progetto del Parco Archeologico

Il documentario nasce dal progetto di valorizzazione della via Appia Antica intrapreso dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e dall’Archivio Antonio Cederna.

Antonio Cederna fu tra i primi a immaginare la regina viarum come un museo a cielo aperto che dai castelli romani arrivasse al centro della città.

E il suo impegno è evidente nei documenti che attestano le reiterate denunce, gli articoli e le proposte di legge conservate nell’archivio. Negli anni 50 e 60, la via Appia Antica aveva infatti attirato le attenzioni della dolce vita romana e con essa anche saccheggi, deturpazioni e spogliazioni.

 

Uno dei più noti ritratti di Antonio Cederna (Archvio Cederna, Foto: Giovanna Borgese)
Uno dei più noti ritratti di Antonio Cederna (Archvio Cederna, Foto: Giovanna Borgese)

 

Star del cinema, politici, diplomatici e ricchi industriali, hanno saccheggiato tombe, sepolcri, fregi, per realizzare sontuose ville. Grazie a Cederna, nel 1965 il decreto Mancini vincolò l’area a parco e avviò il salvataggio dell’Appia Antica dagli abusi e dalla speculazione edilizia che ne avrebbero fatto un’area privata. Oggi il Parco Archeologico dell’Appia Antica si occupa non solo di tutelare il territorio della regina viarum, ma anche di preservare il lavoro di chi per primo si è battuto per questo scopo.

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