Scoperta a inizio 2023, la cometa Tsuchinshan-ATLAS è visibile già da aprile. Ma è in questo mese di ottobre che è diventata osservabile per qualche giorno persino a occhio nudo. C/2023 A3, questo il nome scientifico, è al suo primo passaggio nel Sistema Solare. L’osservatorio cinese Tsuchinshan, a Zijinshan, è stato il primo a indivisuarla, mentre il sudafricano Sistema di Allerta Ultimo Impatto Asteroide-Terrestre (ATLAS) l’ha ri-avvistata dopo un periodo in cui non sembrava più presente nel Sistema Solare. Proviene dalla Nube di Oort, sita tra 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole, circa 2.400 volte la distanza media tra il Sole e Plutone. Viaggia nello spazio, come altre comete, a velocità di decine di chilometri al secondo. Ha un’orbita iperbolica ed è costituita principalmente di polvere e ghiacci, la cui sublimazione, causata dal calore del Sole porta alla formazione della chioma brillante e di una coda visibile. Lo scorso 27 settembre ha raggiunto il punto del massimo avvicinamento al Sole (perielio) e sabato 12 ottobre il punto più vicino alla Terra (perigeo).
Ultimi giorni per osservarla
In Italia, la settimana in corso, fino a domenica, è stata indicata come la migliore per avvistarla, in condizioni di cielo limpido naturalmente: e solo dopo il tramonto, anche perché guardare direttamente il disco solare senza protezioni può danneggiare gli occhi. In queste ore sta raggiungendo un’altezza di circa 17 gradi sull’orizzonte, nel cielo occidentale, e continuerà a salire, diventando più visibile. Il momento in cui potremo osservarla più a lungo sarà giovedì 17 ottobre, ovvero per un tempo di circa due ore e mezza dopo il tramonto del Sole. È previsto che si trovi a 30 gradi di altezza, in direzione ovest/sud-ovest, a metà strada tra Venere e la stella Arturo. Chi si predispone a osservarla sappia che la luminosità delle comete può subire delle variazioni inaspettate, rendendo più difficile l’avvistamento, inoltre la magnitudine di Tsuchinshan-ATLAS appare già diminuita col passare dei giorni. Gli astronomi consigliano di scegliere una postazione lontana dalle fonti di illuminazione e possibilmente ad alta quota, utilizzare un binocolo o un piccolo telescopio per riuscire a cogliere i dettagli nella chioma e nella coda. Le app astronomiche, inoltre, possono essere d’aiuto per localizzare la cometa con precisione. Per chi non riuscirà a raggiungere un luogo adatto, segnaliamo che questa sera dalle ore 19:15 la cometa, ripresa con i telescopi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica dagli osservatori di Bologna (Loiano), Cagliari, Palermo e Roma, sarà mostrata nel corso di una diretta Youtube .