Alfredino Rampi
Alfredo Rampi, 6 anni, scomparve il 10 giugno del 1981 in un pozzo artesiano, dal quale non sarebbe più uscito. I genitori hanno fondato un'associazione in suo nome, la prima nel campo della protezione civile

Conoscere, valorizzare e informare, oltre l’emergenza. I quarant’anni del Centro Alfredo Rampi

L'Associazione Centro Alfredo Rampi, la prima in Italia nel campo della protezione civile, celebra il quarantennale del centro. Non solo protezione civile, ma prevenzione, informazione e valorizzazione dell'ambiente: questi i punti fermi del centro, nato dopo la tragedia di Vermicino
8 Giugno, 2021
2 minuti di lettura

Giugno 1981: la famiglia Rampi sta trascorrendo un periodo di vacanza nella seconda casa, in via di Vermicino a Frascati, vicino Roma. La sera di mercoledì 10, dopo una passeggiata nella campagna circostante, Alfredino Rampi, 6 anni, non rientra a casa. Ore dopo il bambino fu trovato in un pozzo, che aveva un’imboccatura di 28 centimetri, a 55 metri di profondità. Giunse sul posto anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che riuscì a parlare con il bambino. Si tentarono diverse vie per salvarlo, ma ogni sforzo si rivelò vano.

 

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che attraverso un microfono, provò a parlare con Alfredino Rampi

Proteggere tutti, incluso l’ambiente

Furono momenti di grande trepidazione per tutta l’Italia, coinvolta per intero grazie ai costanti aggiornamenti della Rai: tutti si immedesimarono nella famiglia Rampi. Fu Piero Badaloni, all’epoca conduttore del Tg1, a narrare le terribili vicende. «Avevo 35 anni e un figlio di 6 – racconta il giornalista – quando dirigevo quella diretta, che ebbe un forte impatto sulla mia vita, sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Cambiò la storia del paese e quella della televisione. Tale coinvolgimento fece scattare una partecipazione al dolore mai vista prima che ha portato a una riflessione sociale nuova».

Infatti, a poche settimane dalla tragedia di Vermicino, nasceva, per iniziativa dei genitori, l’Associazione Centro Alfredo Rampi, la prima in Italia nel campo della protezione civile.

 

L’appello lanciato dai genitori di Alfredino, «Perché non accada mai più», fu lo spunto per creare un’organizzazione che proteggesse tutti cittadini, in particolare i più giovani, da eventi tanto tragici, un’occasione di crescita per l’Italia nell’ambito dei soccorsi nelle emergenze e nella prevenzione del rischio. L’Associazione Rampi non si occupa solo di protezione civile, ma anche di valorizzazione e promozione della protezione dell’ambiente, per un miglioramento complessivo della qualità della vita dei cittadini e per il libero godimento delle bellezze naturali.

 

Guarda la conferenza stampa di presentazione

 

Sublimare il dolore. Anche con l’arte

La resilienza, l’affermazione della vita e la speranza di superare le difficoltà sono i temi della celebrazione del Quarantennale del Centro Alfredo Rampi, che avrà luogo sabato 12 giugno presso l’Auditorium Conciliazione, a Roma, a partire dalle ore 9:30. «Molto spesso ci si sofferma sugli aspetti più tristi della realtà, – sottolinea Daniele Biondo, psicologo del Centro Alfredo Rampi – oggi, con gli innumerevoli lutti causati da questa pandemia, come allora, con la morte di Alfredino. Ma, come scrisse Eugenio Montale, “Qualche uccello di mare se ne va […] perché tutte le immagini portano scritto: più in là!”: è necessario andare oltre le cose, per cogliere la loro essenza. Ed è proprio questo verso, a essere al centro della celebrazione del 12 giugno».

 

 

L’arte, vista come “rifugio sicuro, finestra aperta verso l’orizzonte, o mezzo per sublimare il dolore in qualcosa di utile per gli altri”, spiega Rita Di Iorio, presidente del Centro, sarà al centro di questa giornata commemorativa nelle sue varie espressioni, da quella figurativa, alla letteratura, al cinema. Al termine della ricca serie di incontri, sarà presentata in anteprima Alfredino – una storia italiana, miniserie prodotta da Sky Original e Lotus Production, per la regia di Marco Pontecorvo, che andrà in onda su Sky Cinema e NOW il 21 e il 28 giugno.

Sarà un’occasione importante per tutti i giovani che non hanno vissuto questa pagina di storia italiana in prima persona.

 

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