Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

difesa terra

I principi chiave per la tutela dell’ambiente

Che cos'è il diritto ambientale e quali sono i suoi principi chiave? Una breve disanima per capire meglio il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ossia il nostro Codice dell'Ambiente
8 Febbraio, 2021
3 minuti di lettura

Come dice il Professor Stefano Grassi, il diritto ambientale è un “diritto per principi”. E allora, dopo aver esaminato il principio dello sviluppo sostenibile ), dobbiamo altresì ricordare che vi sono altri principi chiave: cominceremo ad introdurne alcuni. Per farlo, partiremo dal testo chiave del diritto ambientale nel nostro Paese, ossa il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il cosiddetto Codice dell’Ambiente.

 

LEGGI ANCHE >
Lo sviluppo sostenibile per il bene comune

 

Il principio dell’azione ambientale

L’art. 3-ter del Codice dell’Ambiente, “Principio dell’azione ambientale” dispone che:

«La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale».

I quattro principi

Questa norma ci consente di elencare i seguenti principi, tutti peraltro “codificati” a livello europeo (infatti, li troviamo all’articolo 191, paragrafo 2 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione EuropeaTfue): 1. Di precauzione, 2. Di prevenzione, 3. Della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, 4. “Chi inquina paga”. E dunque, cosa significano?

Il principio di precauzione

Iniziamo con il principio di precauzione: per il significato, occorre fare riferimento alla Dichiarazione di Rio de Janeiro del 1992 (principio n. 15, secondo cui “Al fine di proteggere l’ambiente, gli Stati applicheranno largamente, secondo le loro capacità, il Principio di Precauzione. In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di certezza scientifica assoluta non deve servire da pretesto per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale”). Sostanzialmente, in presenza di un dubbio scientificamente attendibile, ancorché in assenza di conoscenze scientifiche certe circa la nocività per l’ambiente di una determinata attività, occorre adottare misure di tutela ambientale.

 

summit rio
Il Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992, è stato la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente.  Vi parteciparono 172 governi e 108 capi di Stato o di Governo, 2.400 rappresentanti di organizzazioni non governative e oltre 17.000 persone aderirono al NGO Forum

Il rischio di danno e la necessità di agire

Quello che bisogna ricordare, per comprendere il principio di precauzione, è che la necessità di agire deriva da un rischio di danno (come vedremo, questa è la grande differenza con il principio di prevenzione). Per fare un esempio, si pensi alla questione degli Organismi Geneticamente Modificati  ed alla scelta operata dal nostro Paese con il Decreto Legislativo, 14 novembre 2016, n. 227, recante Attuazione della direttiva Ue 2015/412, in particolare all’articolo 1, comma 1, lettera b), Titolo III-bis Limitazione e divieto di coltivazione degli Ogm su territorio nazionale.

Il principio di prevenzione

Il principio dell’azione preventiva (o di prevenzione) ha invece lo scopo di evitare che si verifichino danni all’ambiente; a differenza del principio di precauzione, presuppone rischi conosciuti e scientificamente provati relativi a comportamenti per cui esiste la piena certezza circa la loro pericolosità per l’ambiente. 

La Valutazione d’impatto ambientale

Per fare un esempio di strumenti elaborati sulla base del principio di prevenzione, dobbiamo menzionare la Valutazione di Impatto Ambientale (Via), che consiste proprio in un procedimento di natura tecnico-amministrativa avente il fine di individuare preventivamente i potenziali impatti che determinati progetti pubblici o privati possono comportare sull’ambiente. Sono assai varie le tipologie di progetti assoggettati a Via: si pensi a centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW, autostrade e strade extraurbane principali, impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all’Allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11, ed all’Allegato C, lettera R1 del Codice dell’Ambiente.

 

Ponte impatto ambientale
La valutazione di impatto ambientale (VIA) è una procedura amministrativa di supporto per l’autorità competente (come Ministero dell’Ambiente o Regione) finalizzata ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un’opera, il cui progetto è sottoposto ad approvazione o autorizzazione

Il principio della correzione dei danni causati all’ambiente

Ed ecco poi il principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente: nel caso in cui non sia stato possibile evitare i danni mediante il ricorso ai principi di precauzione e prevenzione, occorre intervenire ex post a correggerli, per ripristinare nella misura possibile lo status quo ante, e nel provvedere al ripristino si deve intervenire innanzitutto sulla fonte dei danni. Ad esempio, si pensi alla normativa in materia di bonifiche.

“Chi inquina paga”

Infine, un altro principio utilizzato quasi quotidianamente da chi si occupa di diritto ambientale: il principio «chi inquina paga». Sostanzialmente, è necessario che i costi dei danni all’ambiente gravino sui soggetti responsabili degli inquinamenti. Ad esempio, possiamo fare riferimento alla disciplina delle bonifiche e del danno ambientale. In estrema sintesi, si ritiene che debba essere il responsabile dell’inquinamento a farsi carico di ripristinare le matrici ambientali danneggiate o inquinate e non altri soggetti “incolpevoli”. Ciò, in linea di massima, dovrebbe valere anche quando il responsabile non voglia o non possa risponderne o qualora non sia identificato.

 

 Guarda l’intervento dell’ Uvi  sul principio  “Chi inquina paga?” 


Spunti di lettura:

  • R. Bifulco – A. D’aloia (a cura di), Un diritto per il futuro, Napoli, 2008;
  • G. Cordini, P. Fois, S. Marchisio, Diritto ambientale. Profili internazionali europei e comparati, Torino, Giappichelli, 2017 
  • B. Caravita, L. Cassetti, A. Morrone, Diritto dell’ambiente, Il Mulino, 2016
  • A. Crosetti, R. Ferrara, F. Fracchia (a cura di), Introduzione al diritto dell’ambiente, Laterza, 2018
  • N. Lugaresi, Diritto dell’Ambiente, Cedam, 2020
  • L. Salvemini, I principi di diritto dell’ambiente, Giappichelli, 2019
Mielizia
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Il favoloso mondo delle piante

Un abete più vecchio delle piramidi e tanto altro. Nel mondo delle piante con Mancuso e Giordano

L’essere vivente più vecchio del mondo? Forse non tutti sanno che si tratta di un albero. È Tjikko, un abete rosso che vive in Svezia e ha compiuto be

Gonzalo M
Storia precedente

Intervista a Gonzalo Moratorio, il ricercatore che ha aiutato l’Uruguay a contenere l’epidemia

serpente
Prossima storia

Arctic National Wildlife Refuge, pericolo scampato in Paradiso

Leggi anche...