Quando pensiamo all’ambiente, allargando la prospettiva oltre i confini del comune pensare, ci accorgiamo come l’ambiente sia diverso se parliamo di realtà antropizzate e realtà naturali ovvero ecosistemi in cui la presenza dell’uomo e delle sue opere sono quasi inesistenti.
E su queste relazioni impostiamo studi approfonditi, ricerche e anche politiche di intervento di varia natura. Anche in questa visione più, ampia, mirata alla conoscenza e alla ricerca più di soluzioni che di contrasti, a volte ci manca qualche connessione. Qui vorrei riprendere un tema che mi è particolarmente caro: la sicurezza. Anzi, meglio, la sicurezza sui posti di lavoro.
A mio avviso fra sicurezza e ambiente esiste un legame strettissimo che si corre il rischio di non vedere o di non comprendere appieno. Mi spiego meglio con due esempi.
Primo caso
Ipotizziamo di essere il responsabile dell’Area Ambiente in una industria a ciclo continuo che ragiona con una logica industriale strettamente compartimentata e gerarchica dove si ritiene che sia utile porre in competizione reparti differenti per accelerarne la produttività. Considerato che i costi energetici per l’illuminazione sono molto elevati, proponiamo al nostro Amministratore Delegato di spegnere le luci di notte.
La soluzione sembra geniale perché risparmiamo energia e riduciamo i costi facendo felici anche i colleghi del settore finanziario. Peccato che, così facendo, impattiamo sulla sicurezza di chi si troverebbe a lavorare al buio…
Secondo caso
Siamo sempre il responsabile dell’Area Ambiente, ma questa volta in una realtà in cui il dialogo fra reparti e la ricerca di soluzioni condivise è fortemente stimolata. Considerato, come sopra, che i costi energetici sono elevati ne parliamo con gli altri colleghi e, per evitare problemi di sicurezza, conveniamo di affidarci ad una ESCo per trasformare tutti gli impianti ormai obsoleti in torri faro a luci led.
Le infinite opportunità della condivisione
Condividendo un problema, insieme lo abbiamo trasformato in un’opportunità dalle molte facce. Così facendo, infatti, manteniamo e anzi miglioriamo la sicurezza perché le luci saranno più forti e luminose, risparmiamo all’ambiente costi energetici a monte perché ridurremo drasticamente i consumi, soddisferemo le esigenze di ridurre le spese e potremo anche inserire questo miglioramento all’interno degli obiettivi aziendali rispetto all’Agenda 2030.
Guarda il video sugli obiettivi dell’Agenda 2030
Di fatto se l’ambiente non viene vissuto come un concetto astratto a sé, e, invece diventa fattore di produzione e di miglioramento della qualità di vita in un ambiente produttivo, sarà sempre il figlio della Sicurezza – Safety First – ma con sua madre assumerà – finalmente – quella dimensione di risorsa industriale e quindi di investimento produttivo invece di essere vissuto come un mero costo da dover sopportare “obtorto collo”.
Un bel cambiamento, che dite?