«Voglio stare il più vicino possibile ai margini senza andare oltre. Ai margini vedi tante cose che non si vedono dal centro. Le persone ai margini sono le prime a vedere le cose grandi e inimmaginabili». Così afferma Kurt Vonnegut ed è una citazione perfetta per ciò che ci aspetta entrando a Cividale del Friuli, un borgo storico magnifico, sede dal 1991 del Mittelfest, storico festival internazionale di teatro, danza, musica e circo, che fino al 28 luglio attraverserà e penetrerà in tutta la città. Città fondata da Giulio Cesare, patrimonio mondiale UNESCO, capoluogo del ducato longobardo del Friuli, della Marca friulana e capitale temporale del Patriarcato di Aquileia, è, per quasi due settimane, il prezioso scenario di una vera e propria immersione nelle arti dal vivo, per gli stessi abitanti, i turisti e gli appassionati che arrivano da tutta Europa, tra piazze, teatri, musei, cortili, chiese consacrate e sconsacrate, attraversando giardini e ponti medievali, musei e corti.
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L’arte che dà voce al caos
Un festival che, da qualche anno, è addirittura raddoppiato con Mittelyoung, rassegna della giovane scena europea Under 30, che si somma al cartellone dell’ormai tradizionale Mittelfest 2024. In questa 33esima edizione saranno in scena ben 38 titoli, coinvolgendo artisti e artiste da 19 diversi Paesi della Mitteleuropa, dei Balcani e limitrofi e altri del mondo. Alla direzione artistica, dal 2020, un giovane storico del teatro e regista pavese, Giacomo Pedini, giunto qui dalla Lombardia proprio in piena pandemia, che ricorda come
«in questa nostra civiltà algoritmica, che trova riparo nella rigidità della macchina e nell’implacabilità della tecnica utile al controllo, lo spettacolo dal vivo, sfuggente di per sé, penso sia l’occasione per abbracciare il caos come generatore vivificante di possibilità».
A lui dobbiamo la trilogia, un’ideale sinfonia del caos che ha raccontato in questi anni, gli “imprevisti” nel 2022 e l’ “inevitabile” nel 2023, fino ai “disordini”, al centro del Mittelfest 2024. Disordini che sono il trait d’union dei 29 progetti artistici, di cui 16 musicali, 8 teatrali, 3 di danza e 2 di circo, a cui si aggiungeranno i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung, per 15 prime assolute e italiane, 7 produzioni o coproduzioni internazionali. Disordini necessari, come sono le nostre vite in questi ultimi anni, alla ricerca di nuovi punti e centri di gravità permanente.
Spunti sul contemporaneo
Un programma ricchissimo, tutto online, tra cui segnaliamo alcuni istanti più emozionanti. A partire da una grande produzione internazionale scritta da Jeton Naziraj sul tema delle trattative di pace e le loro ipocrisie, “Negotiating Peace”, il 20 luglio, fino al ritorno-debutto di Moni Ovadia, il 25 luglio, a 16 anni dalla sua direzione artistica, con “Senza Confini. Ebrei e zingari”.
Tra i tantissimi lavori e le anteprime nazionali, in prima assoluta, l’omaggio al poeta friulano Pierluigi Cappello, scomparso nel 2017, nello spettacolo “Le tue parole. Pierluigi, Scluse e il cîl”, in scena il 21 luglio, con l’interpretazione di Giuseppe Battiston. Ma ci saranno anche Alessio Boni e Valter Sivilotti in “Talk Radio“, il 22 luglio, che racconteranno la Gorizia post bellica. Fino all’inchiesta giornalistica che fa spettacolo con Fabio Cifariello Ciardi e Luciana Coluccello, il 27 luglio, con “Voci Vicine 2.0” e il concerto di Margherita Vicario con l’Orchestra Corelli, a chiusura del Mittlefest 2024, il 28 luglio. L’invito, quindi, è quello di raggiungere un luogo bellissimo e remoto, come è ancora percepito tutto il Friuli Venezia Giulia, nel resto d’Italia. Ma, non bisogna farsi ingannare dalle distanze e dalle geografie.
Nel cuore dell’Europa
E’ vero, siamo a 400 km da Milano, 700 da Roma, ma distanti solo qualche chilometro dalla Slovenia e non lontano dall’Austria. Treni e pulman in modo sostenibile ci accompagnano molto velocemente: basta meno di mezz’ora per arrivare da Udine alle valli del Natisone, il fiume che attraversa Cividale. L’aeroporto di Trieste è a poco più di mezz’ora. Arrivati qui, si potrebbe aver l’imbarazzo della scelta. Oltre il festival è possibile passeggiare in natura, andare al mare, Grado dista solo 60 km, visitare musei e centri d’arte, girare per i monti del Tarvisiano e in bici lungo l’Alpe Adria. Da non mancare, poi, il Museo Archeologico Nazionale di Cividale sui Longobardi in Italia e il Tempietto Longobardo. Senza dimenticare la semplicità buona del cibo friulano e la degustazione dei pregiati vini: Cividale del Friuli è tra la zona del Collio e i Colli Orientali.
Fra storia e attualità
Siamo, poi, a pochi chilometri da Gorizia – Nova Gorica, capitale europea della cultura nel 2025, che, con il progetto-ponte culturale tra Italia e Slovenia, darà vita a GO!2025. Insomma, siamo al centro, non dell’Italia, ma dell’Europa, come ha recentemente ricordato Paolo Rumiz, applaudito calorosamente a un altro gremitissimo festival a Udine, “Vicino Lontano”. In tempi in cui la storia, sembra fare passi indietro, con lo strazio delle guerre in Ucraina e a Gaza, qui, dove c’erano le trincee dei conflitti mondiali, a partire da Caporetto e il monte Krasji, oggi ci sono i sentieri di pace. E il ricordo del conflitto dei territori balcanici è molto vivo. Al tempo stesso, arrivando a Trieste, il passaggio disperato dei migranti nella rotta balcanica, ci ricorda la connessione tra sud e nord del mondo, che si vuole negare.
Ed è esattamente da questa prospettiva che bisogna avvicinarsi a Cividale del Friuli e scoprire il Mittlefest 2024, in una terra dove ogni desiderio è permesso, ma dove la realtà ci fa toccare con mano le contraddizioni del nostro tempo.
Mittelfest è realizzato con il sostegno dei soci Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, iosonofriuliveneziagiulia, Comune di Cividale del Friuli, CiviBank, Ente Regionale Teatrale FVG e con il contributo di PromoTurismo FVG, Ministero della Cultura, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone e Udine, ARLeF- Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane. Ha il sostegno di: ATP Gorizia – Azienda Provinciale Trasporti spa, Associazione Culturale Mitteleuropa, Ente Friuli nel mondo. Inoltre è realizzato con il supporto internazionale dell’Istituto Polacco di Roma. Aderisce a European Festivals Association, Italiafestival, AGIS Nazionale e al progetto GO!2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.