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solidariètà artex

Nasce ArteX, la piattaforma di solidarietà tra le arti

Uno spazio virtuale per raccogliere donazione a sostegno delle associazioni teatrali e culturali colpite dalle misure anti-Covid
17 Dicembre, 2020
2 minuti di lettura

Come sarebbe la nostra vita senza arte, senza bellezza, senza l’emozione che solo un palcoscenico può dare? Di sicuro sarebbe più grigia, meno ricca, svuotata di quei sogni che la pandemia ha solo in parte represso. È per far sì che quelle scintille non si spengano che è nata ArteX, iniziativa di solidarietà tra le arti in cui artisti delle arti visive offrono le loro opere per la raccolta di donazioni a favore delle arti performative.

 

Arte per sostenere l’arte, dunque, e per mettere in moto un’onda di solidarietà e bellezza in un tempo sfidante per tutti, ma per alcuni di più. ArteX è una piattaforma di incontro tra artisti e cittadini che intende mettere in moto un circuito virtuoso in cui arte e solidarietà si fondono andando a nutrire alcuni dei nostri bisogni più profondi: la creatività e lo stare insieme. Il progetto nasce dalla volontà di creare uno spazio virtuale in cui artisti delle arti visive -pittori, compositori, fotografi, scultori – possono offrire una o più opere per raccogliere donazioni a sostegno di una rosa di associazioni teatrali e culturali romane, tra le più colpite dalle chiusure imposte dalle misure anti-Covid.

La piattaforma è già attiva sul sito www.arte-x.it e sulla pagina Facebook  www.facebook.com/artexsocial L’iniziativa, germogliata dall’intuizione di Paola Marinelli, compositrice visiva, è portata avanti da un gruppo di sette donne con percorsi di vita diversi ma animate da una comune tensione verso l’impegno civile e dal riconoscimento che l’arte è un fondamento dell’esistenza.

 

Paola Marinelli
Paola Marinelli, architetto e compositrice visiva

 

«Il mondo dell’arte in questo momento sta affrontando una doppia sofferenza: economica e di solitudine. In un momento eccezionale come quello che stiamo vivendo, è chiaro che la sopravvivenza sia la priorità− afferma Marinelli− Sottovalutare l’importanza dell’arte nella vita delle persone, però, è molto pericoloso: la nostra civiltà non esisterebbe nella forma in cui esiste oggi se non avessimo creato tutta l’arte che abbiamo creato nel corso dei secoli». E prosegue:

«Tutta la nostra vita quotidiana, in realtà, discende dalla tradizione artistica del nostro Paese: abbiamo nel tempo coltivato la bellezza in tutte le sue declinazioni, e dai più grandi artisti sono discese a cascata tutte le forme, gli spazi, le relazioni che poi ritroviamo anche negli oggetti di uso quotidiano. L’eleganza, la raffinatezza che c’è nel famoso made in Italy viene da questo, noi siamo nutriti da questa arte. Dimenticarsene, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, è fare un danno non solo alla cultura ma al senso stesso della comunità».

 

 

L’apertura a una socialità più consapevole, nutrita dall’arte, è l’essenza di ArteX. Il catalogo online, in continua evoluzione, contiene opere messe a disposizione da artisti che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata solidale. Ognuna ha un’anima, una storia, un percorso che in ArteX diventa possibilità di incontro, moltiplicazione di sensibilità. Chiunque può consultare il catalogo e scegliere su quale opera investire il proprio contributo di solidarietà, a partire da una cifra minima. L’intero contributo va direttamente a una delle associazioni beneficiarie, specializzate nelle arti performative a Roma: si tratta di teatri, cinema, compagnie indipendenti messe a dura prova dalle chiusure anti-Covid. Per ora, tra i beneficiari figurano il Cinema Detour, il Teatro Arciliuto, il Teatro Le Sedie, il Teatro La fonte di Castalia e la compagnia teatrale O Thiasos – TeatroNatura. Ma la lista è ancora aperta, sia da parte dei donatori che da quella dei beneficiari. L’interazione tra artisti e realtà sostenute potrà far nascere nuovi intenti, nuove iniziative culturali in cui le arti performative incontrano quelle visive. Sostenere queste realtà artistiche e culturali – nello spirito e nella materia – è il fine diretto dell’iniziativa. Nei fili e nelle connessioni che potranno nascere piace immaginare un nuovo modo di creare futuro.

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