Anche quest’anno, da 4 all’8 dicembre torna a Roma Più libri più liberi, la fiera Nazionale interamente dedicata alla Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), che come ormai ogni anno si terrà nello scenografico edificio de La Nuvola dell’Eur. Saranno 597 gli espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 700 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a letture, confronti, dibattiti e incontrare gli operatori professionali. L’inaugurazione ufficiale della fiera si svolgerà il 4 dicembre, alle ore 10.30 alla Nuvola.
La misura del mondo
Il tema di questa 23° edizione è La misura del mondo e rende omaggio alla ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, viaggiatore e autore de Il Milione. Da questo capolavoro della letteratura di viaggio ai romanzi classici contemporanei, l’edizione 2024 di Più libri più liberi è dedicata all’immaginazione che è misura esatta del mondo e di ciò che esso contiene.
«Se leggere è percorrere nuovi territori e pensieri, i libri ne diventano la carta geografica», si legge nel comunicato ufficiale di PLPL.
Il caso Caffo-Valerio e la dedica a Giulia Cecchettin
Quest’anno è anche dedicata a Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio lo scorso anno, per mano del suo fidanzato. Una dedica che a maggior ragione è sembrata stridere con l’invito della direttrice Chiara Valerio al filosofo Caffo, accusato di molestie dall’ex compagna. Un invito che ha suscitato sdegno e polemiche (anche e soprattutto per le scuse arrivate con troppo ritardo, dopo diverse dichiarazioni auto assolutorie e tentativi di ribadire la propria posizione dal punto di vista prettamente giuridico) e moltissime defezioni: da Sarah Ahmed a Carlo Lucarelli e Zerocalcare, numerosi nomi importanti hanno cancellato la loro partecipazione. La manifestazione, nonostante tutto, avrà luogo, appuntamento importante per molte case editrici, soprattutto piccole e medie.
Piccoli editori e librerie: “perché proprio a dicembre?”
E proprio in questo senso si dirige l’altra polemica, già presente da alcuni anni: la collocazione di PLPL a pochi giorni dal Natale è ghiotta, e ad approfittarsene sono, a detta dei piccoli editori (alcuni dei quali hanno contestato i criteri di ammissione a PLPL, asserendo che le quote di fatturato per essere definiti “piccoli e medi” siano male calibrate e che il costo degli stand alla fiera sia troppo esoso) soprattutto i grossi gruppi editoriali. Un paradosso, sottolineato anche dalle proteste dei librai, i quali da anni sostengono che PLPL penalizzi le librerie, soprattutto a Roma e dintorni. Il punto è che durante la fiera, come si sa, le case editrici vendono libri applicando sconti che i negozi non possono permettersi. Se si aggiunge che tutto ciò avviene a dicembre, nei giorni in cui si comprano libri per regalarli, e che difatti caratterizzano il mese che produce il maggior fatturato (quello che, per intenderci, sarebbe in grado di sistemare il bilancio annuale delle librerie, già penalizzate dalle vendite online), risulta chiaro e più che legittimo il punto di vista delle librerie.
Una richiesta che non sarebbe nemmeno così difficile da accogliere: quella di spostare le date di PLPL ad un altro mese, meno fatale di dicembre, un po’ come avviene per le tante fiere nazionali e internazionali del libro, inclusa quella di Torino.
Ecco, questa sì, sarebbe una misura del mondo su cui ragionare.
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