Talvolta c’è la convinzione che la poesia sia qualcosa che abita lontano da noi, che non fa e non può far parte della nostra vita quotidiana. Qualcosa che sta altrove, qualcosa d’altro. Eppure, ripensando alla prima edizione del Poetry Village, il festival che si è svolto giusto un mese fa, l’8 e il 9 settembre, nel cuore del Parco Regionale dell’Appia Antica – Valle della Caffarella di Roma, abbiamo visto che questo incontro è possibile, anzi necessario.
Festa rigenerante
Attorno alle iniziative di questa manifestazione, creata da Sapereambiente insieme allo storico Comitato per il Parco della Caffarella e all’associazione Humus, con il patrocinio e il sostegno del Municipio VII, si è creata infatti una vera e propria comunità, non solo un pubblico che, finiti gli eventi, tornava a casa. Le persone hanno contribuito a impreziosire ognuno di quei momenti intessuti nell’incontro e nell’amicizia. Ognuno ha detto la sua, in tanti hanno contribuito a dibattiti intorno alla letteratura, alla scienza, al senso rigenerante dell’arte.
La poesia – che in verità abita la vita – ha raggiunto il cuore di centinaia di persone. È stata questo: una festa. Una maniera d’incontrarsi, di riconoscere se stesso nell’altro, è stato come specchiarsi.
Voci dal Poetry Corner
Durante le giornate del Poetry Village oltre trenta voci dal mondo della letteratura, della pittura, della musica hanno dato vita a un evento corale con tanto di spazio scenico e un’area di tavolini, il Poetry Lab, che ha permesso al pubblico di dialogare in forma ravvicinata con gli ospiti nella splendida cornice naturale della Caffarella. Ma non solo. Grazie al Poetry Corner, nel quale ogni poeta poteva leggere difronte a una telecamera le proprie poesie, abbiamo assistito a letture interpretate di poeti affermati e altri emergenti, molti ancora senza pubblicazioni, che hanno voluto mettersi in gioco e “metterci la faccia”.
Poesia senza frontiere
Questa è la poesia che attraversa tutti, senza gerarchie, che dà spazio a chi abbia qualcosa da dire, perché nella poesia occorre avere coraggio, prima d’ogni cosa. Poeti di ogni età hanno partecipato con passione al Poetry corner, la fila era sempre lunga. Chi leggeva sullo smartphone le proprie composizioni, chi con mille fogli tra le mani, chi a memoria… E poi il miracolo, la festa: scrivere e leggere poesie non significa portare se stesso davanti agli altri, ma il contrario. Quando si scrive si diventa piccoli, quasi invisibili. Ciò che rimane è la tua verità e quella va consegnata al mondo perché non è tua soltanto, ma di tutti. La grande letteratura sopravvive per questo: perché dialoga con noi nonostante ci separino i secoli.
La poesia non morirà mai perché parla alla nostra umanità. E questi video, ognuno diverso dall’altro, sono la prova che in Italia la poesia non è stata dimenticata né potrà mai essere sostituita.
E adesso?
Questo prezioso incontro vogliamo provare a portarlo avanti, prima di preparare l’edizione del prossimo anno, attraverso altri momenti utili a coltivare insieme questa passione. A breve nascerà anche un profilo Instagram dedicato al Poetry Village, alla comunità che lo ha animato e che potrà dar vita a nuovi progetti e condividere nuovi versi. E chiunque volesse entrare in contatto con noi, a Roma e non solo, può scrivere a [email protected] o contattarci via Whatsapp al numero +39 3714634125. Vi spettiamo per creare insieme il nuovo Poetry Village!
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