Giornata mondiale delle api, gli appuntamenti di Sapereambiente e un po’ di storia
Il 20 maggio è la giornata che l’Onu dedica ai celebri insetti impollinatori. Noi li festeggeremo con due appuntamenti in streaming: alle 9.30 il Convegno Nazionale dell’Apicoltura Urbana e alle 17.00 un incontro dedicato della Scuola d’ecologia. Nel frattempo, un breve excursus per ricordare l’importanza di questi indispensabili insetti
Non tutti conoscono Anton Janša, eppure ricordiamo dal 2018 il suo compleanno, il 20 maggio, con la giornata internazionale che l’Onu ha deciso di dedicare alle api, per richiamare l’attenzione sull’importanza degli impollinatori e sui rischi che corrono a causa dell’uso dei pesticidi, delle colture intensive e delle monocolture, e della crisi climatica. Janša nacque nel 1734 a Breznica in quella che è adesso la Slovenia, un Paese con una forte vocazione per l’apicoltura e che è infatti stato promotore presso le Nazioni Uniti dell’istituzione della Giornata Mondiale delle Api. Cresciuto in una famiglia di apicoltori, iniziò prestissimo il suo studio della vita delle api che lo portò a progettare e sperimentare nell’allevamento nuovi tipi di arnie. A lui si devono il riconoscimento del ruolo dei fuchi e della regina all’interno della comunità delle api e la sua fama gli permise di essere nominato insegnante ufficiale di apicoltura presso la corte degli Asburgo a Vienna.
Riconosciuto come il primo apicoltore moderno, riuscì anche a trovare spazio per il suo talento artistico dipingendo le arnie con scene rurali, e facendone una tradizione ancora molto diffusa in Slovenia e suo patrimonio etnografico.
Giornata Mondiale delle api: perché?
Già la Quinta Conferenza delle Parti (Cop V) del 1999 aveva istituito l’International Pollinator Initiative (Ipi) per promuovere gli studi e le iniziative di salvaguardia degli impollinatori. È stato nella Conferenza regionale della Fao per l’Europa del 2016 che per la prima volta venne la richiesta slovena di celebrare la Giornata Mondiale delle Api il 20 maggio, proposta che passò in esame l’anno successivo per essere poi accettata all’unanimità dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a dicembre del 2017. La scelta nasce dalla constatazione che, nelle misure per favorire lo sviluppo sostenibile, è necessario sensibilizzare e ampliare la conoscenza sul ruolo degli impollinatori e sulle api in particolare, fra i pochissimi insetti i cui prodotti sono usati per scopo alimentare dall’uomo, che hanno visto le loro popolazioni sotto attacco.
Neonicotinoidi e stravolgimenti climatici
L’uso in agricoltura dei pesticidi neonicotinoidi ha dimostrato infatti di essere distruttivo per le comunità degli alveari, causando una moria di api che ha indotto l’Unione Europea a sancirne il bando. Ma anche i cambiamenti causati dalla crisi climatica influiscono negativamente sulla sopravvivenza delle api: i mutamenti stanno avvenendo troppo velocemente e in modo inaspettato tanto da non permettere alle api di farvi fronte. In alcune regioni d’Europa, ad esempio, gli inverni si stanno allungando ritardando la possibilità delle api di bottinare nei periodi abituali.
In altri invece le fioriture precoci spingono le api fuori dagli alveari, colte però di sorpresa dalle sempre più frequenti gelate notturne che ne provocano la decimazione.
A questo si aggiunge la perdita degli habitat tradizionali. Nell’Anno Internazionale della Frutta e della Verdura, la giornata dedicata delle api non può che ricordarne il fondamentale contributo per avere cibi diversificati e di migliore qualità; le api impollinano infatti fino a 170.000 specie di piante, fra queste 70 fra le colture che forniscono il 90% del cibo mondiale, nonché quelle a uso farmaceutico.
Agenda 2030, obiettivi sociali e imprenditoria femminile
Nelle celebrazioni della Giornata Mondiale delle Api non si ricorda però solo il contributo che esse danno alla difesa della biodiversità, ma si riconosce anche l’importanza che hanno nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 che riguardano la sconfitta della fame e lo sviluppo sostenibile delle comunità. Ed infatti, la stessa Fao s’impegna a diffondere attraverso i suoi canali di comunicazione le storie di riscatto economico e sociale legato all’allevamento delle api in varie zone depresse del Pianeta.
L’apicoltura è poi un settore aperto all’imprenditoria femminile, favorendo quindi le politiche di emancipazione e integrazione, offrendo condizioni di lavoro dignitose.
Tantissime quindi le iniziative mondiali per giovedì 20 maggio con conferenze in streaming per mettere in luce gli aspetti chiave dell’impegno in difesa delle api e per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulla loro utilità , al di là dei buoni prodotti dell’alveare.
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Gli appuntamenti di Sapereambiente
Anche Sapereambiente seguirà la Giornata Mondiale delle Api con due eventi in streaming visibili sulla propria pagina e sui suoi canali social. Si parte alle 9:30 con il nono Convegno Nazionale di Apicoltura Urbana in versione virtuale da Cesena. La città, che partecipa al progetto europeo BeePathNet per l’apicultura urbana, ricorderà nel corso del convegno dal titolo “Cesena, una città per le api”, Andrea Paternoster, apicultore e imprenditore del miele recentemente scomparso, e ospiterà le voci della rete degli apicoltori urbani ma anche testimonianze delle valenze artistiche, didattiche e terapeutiche dell’apicultura. Il programma completo è disponibile sul sito di Rete Api Urbane.
Alle 17 sarà invece la Scuola di Ecologia a prendere il testimone per l’ultimo incontro della terza stagione che ospiterà le voci degli apicultori urbani grazie a Guido Cortese e Ariele Muzzarelli e si collegherà con la mostra bolognese “Ritratti di gente invisibile” voluta da Conapi. L’evento si concluderà con Valentino Mercati, fondatore di Aboca, che interverrà sull’importanza di un’ agricoltura consapevole e sostenibile. Il programma completo è disponibile sulla pagina dedicata della Scuola di Ecologia.
Saperenetwork è...
- Calabrese di nascita ma, ormai da dieci anni, umbra di adozione ho deciso di integrare la mia laurea in Farmacia con il “Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza” dell’Università di Ferrara. Arrivata alla comunicazione attraverso il terzo settore, ho iniziato a scrivere di scienza e a sperimentare attraverso i social network nuove forme di divulgazione. Appassionata lettrice di saggistica scientifica, amo passeggiare per i boschi e curare il mio piccolo orto di piante aromatiche.
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