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Un gruppo di cittadini partecipa ad una manifestazione a favore dell'uso pubblico del Santa Maria della Pietà

Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio di Roma celebra le Giornate Basagliane

Riceviamo e pubblichiamo l'appello del "Comitato Cittadino per l'uso pubblico, culturale e legale del Santa Maria della Pietà", ex manicomio capitolino, nella parte Nord di Roma. Il 15 maggio, in occasione delle Giornate Basagliane, il comitato celebrerà il percorso che nel 1978 portò alla riforma psichiatrica più avanzata del mondo
10 Maggio, 2021
2 minuti di lettura

«In queste settimane la Società civile si è schierata per l’uso pubblico, culturale e legale del Santa Maria della Pietà. Venticinque associazioni cittadine e reti nazionali della salute mentale, 74 reti cittadine, realtà del volontariato, sociali, politiche e sindacali, 84 centri sociali, ciclofficine, compagnie teatrali e gruppi artistici, decine di artisti, giuristi, urbanisti hanno sottoscritto l’appello promosso dal Comitato. Queste realtà lanciano l’appuntamento al Santa Maria della Pietà per una Manifestazione cittadina sabato 15 maggio 2021. Ogni anno, dal 2005, al Santa Maria della Pietà, si è celebrata l’approvazione della la Legge 180 (13 maggio 1978) con incontri ed eventi artistici. Il 15 Maggio, ricorderemo ancora il percorso di liberazione che ha portato alla Riforma Psichiatrica più avanzata del mondo, alla fine dell’Istituzione totale e coercitiva che era il manicomio ad affermare la necessità di completare l’opera del movimento basagliano. Vogliamo farlo liberando gli spazi e i luoghi della città dal dominio del profitto e dagli interessi di potere, riconsegnando alle persone la possibilità di partecipare, di conoscere e di decidere. Nelle Giornate Basagliane risuoneranno le note della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale, della solidarietà economica, del rilancio della dimensione Pubblica, del valore trasformativo e vitale dell’arte e della cultura. Nella mattinata il Parco sarà “invaso” da performance, mostre, laboratori, attività per bambini. Nel pomeriggio un corteo per le vie di Monte Mario si concluderà con un’Assemblea cittadina che darà voce alle vertenze, alle attività di quella società civile che non si arrende e che pretende di essere coinvolta nelle scelte territoriali come in quelle globali. Chiederemo che si rispettino le regole dal punto di vista formale e, soprattutto sostanziale, che si ascolti la città e si apra alla partecipazione vera per la sua riprogettazione. Chiediamo un uso corretto e legale della Centralità Urbana Pubblica S. Maria della Pietà, la restituzione del Padiglione 31 alla cura e alla tutela dei cittadini che l’hanno fatto per 16 anni, la sospensione dei progetti arbitrari e illegittimi in atto, la realizzazione di un Polo socio-culturale di economia sociale e solidale, la destinazione dei redditi prodotti ai progetti territoriali di Salute Mentale come previsto dalle normative. Il 15 maggio scenderà in piazza la parte attiva, vitale, solidale della città. Per mostrare ciò che “inferno non è” e per pretendere spazio e coinvolgimento nelle scelte per Roma».

Comitato Cittadino per l’uso pubblico, culturale e legale del Santa Maria della Pietà

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
(Italo Calvino, Le città invisibili)

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