LโItalia sotto la pioggia รจ unโItalia sconsolata e annerita. La pioggia, oltre a fare grandi disastri, produce un ulteriore abbassamento dellโumore italico. Forse non siamo mai stati tanto depressi. La bella giornata di sole ancora la nasconde questa depressione, ma il brutto tempo รจ impietoso, fa cadere i ponti, ma anche i castelli di carta di una societร in preda allo scontento.
La fragilitร del nostro territorio va di pari passo con la fragilitร della psiche collettiva: siamo dentro unโItalia allagata dalle acque e dall’umore nero. ร davvero unโemergenza intorno ai fiumi e dentro i nostri corpi. ร come se fossero saltati gli argini.
Poco tempo fa ero nel Polesine. Lรฌ la grande alluvione del 1951 รจ come se non fosse mai finita. ร come se quelle terre non fossero mai riemerse dalle acque. Quando si fa la conta dei danni si pensa sempre alle cose materiali. Ma un fiume che straripa porta via anche la fiducia in certi luoghi, installa un senso di pericolo nella testa che difficilmente poi va via. Penso alle zone terremotate. Quando finiranno le piogge speriamo di non dover accorrere tra le macerie di un paese caduto. E allora รจ il caso di ricordare che in Italia il pericolo ormai puรฒ venire dal cielo e dalla terra. Il Po รจ un fiume bellissimo che non scorre dentro una desolata pianura, ma in un territorio che รจ una grande fabbrica con delle cittร e dei paesi dentro. E quando non ci sono le alluvioni cโรจ il disastro quotidiano dellโaria sporca. Anche qui non ci sono argini: non si puรฒ vivere con bocca e naso chiusi.
LโItalia della fragilitร non vede divisioni tra Nord e Sud: la Liguria e la Calabria sono sullo stesso piano. E il disastro di Venezia ha avuto un disastro gemello a Matera.
Guarda il video dell’alluvione di Venezia del 2019
Quello che sta accadendo non credo sia un qualcosa di eccezionale. Dobbiamo abituarci agli estremismi climatici. Possiamo solo rispondere con lโestremismo dellโattenzione. Siamo tanti in poco spazio. Le nostre pianure sono state invase prima che dalle acque da un mare di cemento. Prima del delirio climatico, cโรจ stato il delirio delle betoniere. Ora bisogna seriamente ragionare sul nostro futuro in questo meraviglioso pezzo di terra allungato in mezzo al Mediterraneo.
Difficile pensare che il clima metta fine ai suoi eccessi. E allora bisogna ragionare sui nostri fiumi piรน che su vecchi e nuovi partiti.
Dobbiamo tutti adoperarci in una costante opera di manutenzione del paesaggio. Alla fine รจ anche un modo per manutenere il nostro umore. Forse non possiamo ritrovarci tutti nella stessa idea politica, ma possiamo darci un orizzonte comune nella cura della nostra terra.