A Torino, nella cornice del Parco Doria, Terra Madre ospita il mondo del cibo buono, pulito e giusto (Foto: Marina Maffei)
A Torino, nella cornice del Parco Dora, Terra Madre ospita il mondo del cibo buono, pulito e giusto (Foto: Marina Maffei)

Terra Madre 2024, a Torino arriva (anche) la Carinzia

Inaugurato al Parco Dora, ex spazio industriale rigenerato, il Salone del Gusto, con lo slogan "We are nature" e il saluto di Papa Francesco. Un focus particolare sulla regione austriaca, prima destinazione Slow Food Travel al mondo con le valli Gailtal e Lesachtal
27 Settembre, 2024
4 minuti di lettura

ยซVoi rappresentate una biodiversitร  culturale che oggi va portata in salvo. Noi, tutti insieme, dobbiamo essere consapevoli che attraverso il vostro lavoro e i vostri sacrifici passa molto della sorte di questo pianetaยป. Sono le parole che Papa Francesco ha indirizzato nel messaggio rivolto ai partecipanti di Terra Madre Salone del Gusto: contadini, allevatori, pastori, cuochi, pescatori e artigiani che da ventโ€™anni fanno parte della rete di Terra Madre, e tutte quelle donne e quegli uomini che hanno a cuore il bene di questo Pianeta.

We are Nature

We Are Nature รจ lo slogan della nuova edizione dell’evento di Slow Food, Cittร  di Torino e Regione Piemonte, da giovedรฌ 26 a lunedรฌ 30 settembre a Torino, presso il Parco Dora, che da spazio industriale โ€“ qui sorgevano stabilimenti produttivi di Fiat e Michelin โ€“ ha vissuto una profonda rigenerazione urbana e culturale che oggi lo rende luogo ideale di incontro e integrazione. Tra i partecipanti a Terra Madre Salone del Gusto 2024 c’รจ l’austriaca Carinzia, riconosciuta come la prima destinazione Slow Food Travel al mondo con le valli Gailtal e Lesachtal, e dove il progetto avviato alcuni anni fa sta ormai spiegando le sue ali su tutta la regione.

 

 

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La Carinzia e Slow Food

Slow Food Carinzia รจ infatti un consorzio di partner, che si dedica a una cultura del cibo sana e consapevole e che vuole intraprendere una nuova via verso la sostenibilitร  e il gusto di cibi e sapori pregiati. I principi ยซbuono, pulito, giustoยป, centrali nella filosofia di Slow Food, hanno consegnato un ruolo centrale ai produttori locali, alle esperienze gastronomiche (la cucina carinziana dellโ€™Alpe Adria si รจ sviluppata nel tempo grazie alle influenze dei due vicini meridionali, Italia e Slovenia) e alle diversitร  nelle varie zone di produzione. Nella prima zona turistica Slow Food del mondo, dalle valli Gailtal e Lesachtal al lago Weissensee, si puรฒ scoprire e gustare il meglio della cucina dellโ€™Alpe Adria imparando a cuore il pane, a produrre burro, formaggio e gelati, a scoprire la proprietร  delle erbe, i sapori del bosco e il mondo delle api. Nell’est della Carinzia, la valle Lavanttal รจ la seconda zona Slow Food Travel, dove si va alla ricerca dei tanti produttori immergendosi nella natura. La terza regione Slow Food Travel รจ Mittelkรคrnten, la Carinzia Centrale, a nord di Klagenfurt fino al confine con la Stiria, affascina con le sue valli romantiche e i suoi artigiani e produttori.

Villaggi pionieristici

Se i turisti possono fare esperienze dirette in questa regione dove da sempre si vive secondo la filosofia Slow Food, un dato interessante รจ il ritorno alla terra di tanti giovani. ยซC’รจ un forte senso di appartenenza โ€“ racconta Beatrix Gradischnig, che si occupa di promozione turistica della Carinzia โ€“. Da noi la terra non รจ mai stata abbandonata. I giovani sono radicati, anche se vanno via per studiare poi spesso tornano e si impegnano direttamente sul territorioยป. Esempio ne sono Claudia Sackl, che ha iniziato ad allevare pecore plezzane, e Georg Lexer, vignaiolo a Klagenfurt am Wรถrthersee: entrambi portano la loro esperienza a Terra Madre.

In Carinzia รจ stato sviluppato il concetto pionieristico dei villaggi Slow Food, che a livello internazionale sono considerati un modello per il rilancio della vita in campagna.

Gli Slow Food Villages non sono unโ€™attivitร  di marketing, ma rappresentano un vero e proprio cambiamento nel modo di pensare e nellโ€™atteggiamento di ogni individuo nei confronti della vita. In questo modo i villaggi dovrebbero tornare ad essere il nucleo di una buona vita sociale e ispirare altre persone a riflettere sui punti di forza locali.

 

La Carinzia, terra di grandi tradizioni culinarie, ha sviluppato il concetto di Slow Food Villages (Foto: Wolfgang Hummer)
La Carinzia, terra di grandi tradizioni culinarie, ha sviluppato il concetto di Slow Food Villages (Foto: Wolfgang Hummer)

 

Luoghi di buon vivere, tra cinema e erbe

Gli Slow Food Villages si caratterizzano per lโ€™agricoltura e la vicinanza alla natura; in Carinzia, inoltre, un comune o un paese con un massimo di 5000 abitanti puรฒ diventare uno Slow Food Village, purchรฉ lโ€™intera comunitร  degli abitanti abbracci la filosofia di Slow Food del cibo ยซbuono, pulito, giustoยป. Lโ€™obiettivo รจ quindi quello di promuovere una cultura alimentare e del mangiare responsabile. Questi ยซluoghi di buon vivereยป, in Carinzia, sono Arriach, Albeck, Berg im Drautal, Millstatt, Irschen, Nรถtsch im Gailtal, Obervellach, St. Daniel im Gailtal, Bad Kleinkirchheim, Seeboden, St. Paul im Lavanttal e Neuhaus. Ognuno ha qualcosa che lo caratterizza, come St. Daniel im Gailtal, che in estate ospita un cinema Slow Food all’aperto dove vengono proiettati film selezionati su temi di attualitร  nutrizionale ed ecologica, oppure Seeboden, dove si macina ancora il grano per il pane nel mulino ad acqua, o ancora Irschen, piccolo paese di montagna conosciuto come ยซil villaggio delle erbeยป. L’ultimo ad aggiungersi alla lista รจ stato Neuhaus, dove ci si dedica alla coltivazione e alla raffinazione del grano saraceno dal 1995, sotto la guida visionaria dell’associazione Genussregion Jauntaler Hadn.

ยซIl nostro grano saraceno โ€“ raccontano con orgoglio โ€“ รจ diventato Presidio Slow Food circa un mese fa e lo presentiamo a Torino in questi giorniยป.

 

Cooperazione ed educazione alimentare

La Carinzia รจ solo una tra le tante realtร  che si possono scoprire visitando Terra Madre e Salone del Gusto. I circa 3 mila delegati, provenienti da 120 Paesi, hanno aperto con entusiasmo questa nuova edizione. ยซSiamo chiamati a cambiare paradigma โ€“ ha sollecitato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food โ€“. Le parole chiave devono essere cooperazione, dialogo, condivisione, responsabilitร  ed educazione alimentare. In ventโ€™anni di Terra Madre, a Torino si sono incontrati oltre 40 mila delegati: persone che, anche grazie allo scambio di idee in questa cittร  e in questa regione, nei loro territori hanno poi realizzato progetti tangibili. Siamo una straordinaria assise che, edizione dopo edizione, dovrร  diventare ancora piรน rappresentativa sotto il profilo politico, per dare a questa moltitudine di persone la giusta dimensioneยป.

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