«La notizia che i cavalieri d’Italia nidificassero nella laguna di Orbetello arrivò come una bomba nelle case degli appassionati romani. Raggiunsi Orbetello in fretta e furia e vi trovai il Fulco nazionale insieme ad Hardy Reichelt, un naturalista tedesco che conosceva la Maremma tra Lazio e Toscana come le sue tasche, che si addentravano lungo i labirinti e i meandri salmastri ricoperti di salicornia. E, in effetti, i cavalieri d’Italia erano lì: si alzavano in volo al primo pericolo e non smettevano un attimo di gridare. Erano uno spettacolo, le loro silhouette in volo, il contrasto tra le ali nere e il corpo bianco e le lunghe zampe rosso corallo. Li fotografavamo; anche Fulco allora faceva bellissime foto, con pesanti teleobiettivi poco luminosi e, di solito, con pellicole in bianco e nero. Ma soprattutto eravamo felici di aver scoperto un trampoliere che arrivava dall’Africa in primavera e che era tornato a riprodursi in Italia, smentendo i testi ornitologici dell’epoca che non lo davano per nidificante».
Sessant’anni fa, la scoperta
Il brano è l’inizio dell’avvincente presentazione di Fabrizio Carbone alla nuova edizione di I cavalieri della grande laguna di Fulco Pratesi a 20 anni di distanza dalla prima pubblicazione per Pandion. Carbone, giornalista e artista, seguì con Fulco Pratesi la scoperta dei cavalieri d’Italia nel 1965, e poi la fondazione del Wwf Italia subito dopo, credendo totalmente nell’entusiasmo di Pratesi nel volere e creare le prime Oasi in Italia e un’associazione per proteggere la fauna e flora selvatica.


Una ristampa preziosa (e tascabile)
A poche settimane dalla scomparsa del “Fulco nazionale” il volume esce in formato tascabile, come voluto dallo stesso autore che ne ha seguito la riedizione fino al momento della consegna alla stampa. Oggi, scrive Pratesi nella nota aggiornata al testo, i cavalieri d’Italia «sono presenti in quasi tutte le paludi e le lagune italiane dove si riproducono grazie anche alla protezione che, dopo secoli di bonifiche e di prosciugamenti, il nostro paese ha finalmente accordato a questi ambienti. E così l’epopea eroica di questi e di altri uccelli migratori continua a verificarsi ogni anno nonostante la caccia, gli inquinamenti e i parossismi del clima dovuti all’irresponsabilità umana».
I cavalieri vanno a scuola
La nuova edizione sarà distribuita nelle scuole durante i vari laboratori naturalistici di disegno ed educazione ambientale sul mondo della palude, realizzati da Pandion ed e Aipan- Ass.ne italiana per l’Arte Naturalistica, di cui Fulco era socio onorario.
Il 40% del ricavato di ogni libro va, come promesso a Fulco a settembre per i suoi 90 anni, all’Oasi Wwf di Orbetello per migliorare il soggiorno dei Cavalieri d’Italia nell’amata laguna maremmana.
Il libro a tiratura limitata, si può ordinare a redazione@pandion.it e presto in alcune librerie e nell’Oasi Wwf di Orbetello e Burano.