Tammurriate dai balconi, colpi di pentola e trombette da stadio, bandiere e canti sui davanzali: l’Inno di Mameli, O mia bela Madunina, Bella ciao, ce n’è per tutti i gusti. Oggi alle 18.00 per esempio si annuncia il celebre “Azzurro” di Adriano Celentano a squarciagola.
Gli italiani affrontano l’emergenza Coronavirus a colpi di flashmob. Lungo lo Stivale si moltiplicano i raduni sonori condominiali, neanche fossimo alla Corrida. Ma è bello così: in tanti dal proprio appartamento manifestano il proprio amore verso l’Italia, senza paura di stonare, attraverso un’antologia liberatoria. E c’è chi ha appeso sul terrazzo delle lenzuola colorate con i colori dell’arcobaleno e la scritta “Andrà tutto bene”, uno slogan che si sta diffondendo anche sui social e che rappresenta un messaggio di speranza soprattutto per i bambini.
Segnali di resistenza, di unità, di coraggio. Ad innescare la serie di flashmob dal titolo“Ovunque tu sia”, ora diventati in diverse città un appuntamento fisso, manco a dirlo è stata Napoli.
Per dirla con John Lennon: «Andrà tutto bene alla fine. E se non va bene, non è la fine»