Alla fine della città con Virginio Sieni
Un momento del laboratorio con Virginio Sieni durante il festival "Alla fine della città"

Alla fine della città, il diario di bordo: dimmi perché…

L'evento organizzato a Roma dall'associazione Ticonzero fra pedalate artistiche, seminari musicali, camminate tra danza e letteratura. Visto con gli occhi di due giornalisti del corso organizzato da Sapereambiente
18 Novembre, 2021
1 minuto di lettura

Più uomini o più donne? Più adulti o più giovani? Più introversi o più estroversi? Più o meno romani? Più o meno sportivi? Più o meno cinefili, filodrammatici, melomani? Chi sono quelli che partecipano alle rassegne culturali, a quelle ospitate da Roma Capitale e a quelle organizzate dall’associazione Ti con Zero?

E se l’importante è partecipare, che cosa significa, che cosa ci si aspetta, che cosa nasce?

Lo scopriranno due studenti del corso di giornalismo ambientale e culturale organizzato da Sapereambiente. Parteciperanno a pedalate artistiche (“Street Art”, domenica 7 novembre, a Torrevecchia), seminari musicali (gli Scariolanti, domenica 14 novembre, all’azienda agricola Cobragor) e camminate tra danza e letteratura (“Loie. La farfalla elettrica”, sabato 20 novembre “Tra le Sughere”, nella Villa Mazzanti).

 

Un po’ radiografia e identikit, un po’ confessione e confidenza, l’obiettivo è comporre una serie di ritratti, anche fotografici, per capire chi siamo e da dove veniamo. E forse chi saremo e dove andremo. Soprattutto adesso, dopo pandemia e quarantena, in cui il distanziamento non è più solo quello fisico, ma anche quello sociale, e purtroppo anche umano.

 

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La disabitudine a frequentare, la cautela nell’assistere, la prudenza a rispondere, il sospetto nello stringere, fosse perfino soltanto una mano. E, al contrario, l’assedio e la dipendenza dagli schermi, da quello del telefono a quelli di tablet, computer e tv. E la solitudine. E il distanziamento che diventa distacco.

Se, come cantava Giorgio Gaber, la “libertà è partecipazione”, i due studenti scopriranno uomini liberi. Ma… Più uomini o più donne? Più adulti o più giovani? Più liberi o più prigionieri?

 

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