Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

I primi firmatari presso l'anagrafe del borgo di Morino Vecchio (Foto: Sapereambiente)

Cittadini onorari cercasi per rigenerare Morino Vecchio

Il borgo in provincia dell'Aquila, abbandonato da oltre cento anni, al centro di un progetto partecipato che intende trasformarlo in un polo culturale. Nel frattempo, con il festival "Ambient'arti nelle Terre dei Marsi" gli eventi proseguono fino a settembre
2 Agosto, 2023
3 minuti di lettura

Una “rigenerazione viva, creativa e collettiva”. È questa l’idea che coinvolge il borgo di Morino Vecchio, in provincia dell’Aquila, alle porte della Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo. Abbandonato dai residenti dopo essere stato distrutto dal drammatico terremoto che colpì la Marsica nel 1915, negli ultimi decenni è stato animato da varie iniziative culturali e di recupero, promosse dal desiderio della comunità locale di dargli nuova vita. In questo ultimo week end di luglio, ad esempio, i muri antichi, il campanile e la ex piazza centrale, immersi nel verde della Riserva, sono stati scenario della terza edizione del Festival “Ambient’Arti nelle Terre dei Marsi”, organizzato dalla Dmc Marsica, che propone teatro, presentazioni di libri, degustazioni, iniziative di fitness, mostre e performance musicali fino a settembre nelle tre valli della zona, vale a dire Valle Roveto, Vallelonga e Valle del Giovenco (vedi qui il programma) .

Il percorso di rigenerazione

«Ogni anno, da dodici anni – spiega il sindaco del Comune di Morino, Roberto D’Amico –  più di cento volontari si dedicano alla cura e al mantenimento degli spazi del borgo, che si trova sul percorso della Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo, frequentato da circa 25.000 persone all’anno. Pensando a questi turisti sono nati molti progetti, come ad esempio il percorso della lavanda». E aggiunge:

Il sindaco di Morino Roberto d’Amico, con un certificato di iscrizione all’anagrafe onoraria di Morino Vecchio (Foto: Peperinotto Film)

 

«Vogliamo istituire una comunità di cittadini onorari e volontari, rianimatori del borgo a partire da tutti coloro che da anni sono impegnati nella sua cura»

In principio fu l’Agenda 21

L’idea di ri-abitare Morino Vecchio ha trovato un primo strumento di realizzazione grazie al programma di Agenda 21 Europa, nel 2003. Sono state avviate azioni come la salvaguardia del campanile, un progetto di Piano di recupero del borgo e diversi interventi sviluppati grazie al generoso impegno di molti volontari, proseguito negli anni successivi. Agenda 21 ha permesso anche di creare il primo “album di famiglia del paese” realizzato in Italia sulla base dei racconti scritti dai bambini e dei ritratti fotografici degli abitanti del Comune di Morino, raccolte nel 2007 nel volume “La natura della gente”, a cura della fotografa e designer Gabriella Monaco. E ancora, iniziative di teatro a partecipazione popolare hanno inoltre permesso di ritessere e dare voce a storie, memorie e cultura condivisa. Un lungo percorso di idee e progetti, insomma, che ha ricevuto importanti premi e menzioni di rilevanza nazionale tra cui il premio “Montagne sostenibili” (Dipartimento della Funzione Pubblica, Uncem, Coordinamento AG21 Italiane e Formez), il premio “Cultura di Gestione” di Federculture e il premio “Naturalmente Accessibile” di Enel, Fai e Federparchi.

 

Un momento di “Cartoline della memoria”, lo spettacolo del Teatro Lanciavicchio fra i ruderi di Morino Vecchio

Reinventare gli spazi, tra storia, arte e natura

Con la recente aggiudicazione al Comune di Morino del bando nazionale per dottorati di ricerca in Aree Interne Snai, in convenzione con il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano, si è aperto poi un nuovo scenario di collaborazione culturale per il progetto di rigenerazione, spiega ancora D’Amico: «Partendo da ciascun resto dell’antico borgo i giovani architetti hanno immaginato delle aree dedicate a diverse iniziative artistiche e culturali. L’idea è di reinventare Morino Vecchio, rendendolo un vero e proprio polo culturale». Ci sono ruderi di straordinaria bellezza e ricchi di storia, come le botti fatte a sassi, o il forno comunale, che raccontano una vita da ricordare.

 

Un’anagrafe dei cittadini ideali

Lo scorso anno, inoltre, il comune ha presentato un progetto per il bando Borghi del Pnrr, in cordata con Civita D’Antino e San Vincenzo Valle Roveto, per creare un nuovo radicamento sociale in questo territorio dalle molte potenzialità. E adesso, in occasione del festival, è nata una vera e propria anagrafe dei cittadini onorari di Morino Vecchio: «Una comunità ideale ma allo stesso tempo concreta – aggiunge il sindaco – che metta insieme braccia, saperi e conoscenza, per fare di Morino Vecchio un punto di riferimento culturale, di vita vissuta e di esperienza quotidiana, che possa diventare un esperimento esemplare e di riferimento per tutti i paesi e i territori interni dell’Appennino».

 

Morino Vecchio (Foto: Peperonitto Film)

E anche Sapereambiente ha sottoscritto la domanda di cittadinanza a Morino Vecchio con l’obiettivo di portare il proprio contributo a questo esperimento di progettazione partecipata  nel segno della cultura, della sostenibilità e della partecipazione civica.

 

 

Mielizia

Saperenetwork è...

Francesca Santoro
Francesca Santoro
Laurea in comunicazione, specializzazione in marketing e comunicazione nel Non Profit. Per 15 anni si è occupata di comunicazione e progettazione formativa in particolare nell’ambito del consumo critico e del commercio equo, trattando temi quali l'impatto delle filiere su persone, risorse, territori. Dal 2016 crea contenuti online per progetti, associazioni, professionisti.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Piantare patate su Marte

Pianteremo patate su Marte? Con Stefania De Pascale, alla scoperta della nuova eco-agricoltura

Le prime piante apparvero sulla Terra circa 450 milioni di anni fa, nell’Ordoviciano, evolvendosi dapprima nell’acqua, dove la prima schiuma algale si

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Storia precedente

Il silenzio intorno alla strage dei pini di Roma

L'Aquila nel comune du Grigno, in Trentino. È l'ultima opera dello scultore Martalar (Foto: Stefania Bernardotto)
Prossima storia

Land art ad alta quota. L’Aquila di Vaia, c’è vita dopo la tempesta

Leggi anche...