Potenza delle elezioni Usa sempre più imminenti e incerte, e dell’elettorato di origine araba, o più semplicemente dei tanti possibili elettori preoccupati per le ripercussioni del conflitto israelo palestinese (come di quello in Ucraina). Mentre da mesi ormai la violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre non si placa, giovedì primo febbraio il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo per imporre sanzioni contro quattro coloni individuati come responsabili di violenze e tentativi di distruggere le proprietà dei palestinesi.
Le sanzioni previste dall’ordine esecutivo prevedono che i quattro coloni non possano fare operazioni economiche di qualsiasi genere negli Stati Uniti né ricevere un visto per entrare nel paese.
La Cisgiordania, dal 1967 a oggi
La Cisgiordania, abitata da circa 3 milioni di palestinesi, è un territorio che gran parte della comunità internazionale ritiene appartenente ai palestinesi, ma è controllato dall’amministrazione militare israeliana dal 1967, dall’epoca cioè della guerra dei sei giorni. «La situazione in Cisgiordania – in particolare gli alti livelli di violenza estremista dei coloni, lo sfollamento forzato di persone e villaggi e la distruzione di proprietà – ha raggiunto livelli intollerabili e costituisce una seria minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità», ha affermato Biden, come riportano diverse testate tra cui il New York Times.
«Gli Stati Uniti si sono costantemente opposti ad azioni che minano la stabilità in Cisgiordania e le prospettive di pace e sicurezza sia per israeliani che per palestinesi».
Un segnale che potrebbe portare qualcosa di concreto per il cessate il fuoco? Probabilmente no, non ancora, e sarebbe comunque troppo ingenuo fare previsioni. Il ministro di estrema destra israeliano dell’economia Bezalel Smotrich, che già nei mesi scorsi si era distinto per le sue dichiarazioni contrarie ad ogni possibilità di tregua e favorevoli invece alla cacciata definitiva dei palestinesi dai territori, la “campagna ordita” da Biden è una menzogna antisemita. Fino al 7 ottobre, durante tutto il 2023 si contavano circa 600 attacchi di coloni contro i palestinesi, situazione già denunciata da molti, incluso Amnesty International.
Dopo gli attacchi di Hamas le ritorsioni dei coloni sono state, nel lasso di tempo che va dal 7 ottobre a oggi, già quasi trecento.