La notte tra il 17 e il 18 marzo, l’artista gazawi Dorgham Quraiqi è rimasto vittima con la sua famiglia (e altre trecento persone) della ripresa dell’offensiva israeliana, bombardato nella sua casa nel quartiere di Shujaiya a Gazacity. Come riporta Il Manifesto, Quraiqi era anche un cooperante della ong ACS Associazione di cooperazione e di solidarietà: durante le settimane di tregua aveva coordinato le attività del «cinema in camp», con la speranza di continuare l’iniziativa grazie al supporto di 100x100Gaza, una nuova campagna di sostegno alla popolazione palestinese.
Un nucleo sociale e culturale
Punto di coordinamento delle attività culturali e sociali nella Striscia, per Quraiqi e per altri operatori sul territorio, era il centro italiano di scambio culturale Vik a Gazacity dedicato all’attivista Vittorio Arrigoni. Il centro, creato da ACS Italia nel 2012, ha sempre attivato una progettazione frutto delle richieste e della partecipazione della popolazione civile. Oggi il centro è inagibile. La comunità intende riattivarlo ma ancora le iniziative della Ong sono focalizzate sulla gestione dell’emergenza.
Ricostruire la comunità
La campagna 100x100Gaza si propone di raccogliere 100mila euro in tutta Italia grazie a 100 iniziative in 100 ore, dalle ore 20:00 di mercoledì 9 aprile alle 24:00 di domenica 13. I fondi raccolti andranno a sostenere i gazawi nella ricostruzione materiale e sociale della propria comunità. Attività da implementare sono ad esempio la distribuzione di acqua e cibo fresco, le cucine mobili, la rete Gazaweb (una connessione internet indispensabile per riunire famiglie, rintracciare dispersi, e raccontare gli eventi a chi è fuori della Striscia), e molte altre.
Per partecipare alla campagna