Tra le competenze fondamentali dell’esercizio di cittadinanza c’è quella di saper decostruire gli stereotipi cognitivi, le scorciatoie semplificatorie che attivano e accompagnano sempre di più le culture e i poteri dell’esclusione e della sopraffazione. Le “banalità del male” si giustificano con l’utilizzo di parole che narrano storie di forti con i deboli, legittimate spesso come “naturali” e per questo prive di connessioni e visioni complesse.
Il terzo incontro della Scuola di Ecologia apre alcune riflessioni su questi temi con particolare attenzione ai linguaggi generativi di senso orientati all’inclusione e all’agire civile.
Accolgono e sciolgono le vele
Gabriele De Veris, Biblioteca di San Matteo degli Armeni, Perugia.
Tito Vezio Viola, Direttore della Scuola di ecologia.
Introduce e coordina
Lilly Cacace, Coordinatrice educativa della Scuola di ecologia.
Intervengono
Francesca Marone, Università degli studi “Federico II” Napoli
Il linguaggio di genere come produttore dell’agire sociale.
Stefania Carioli, Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara
Oltre gli stereotipi, per una pedagogia dell’inclusione. Il potenziale degli albi illustrati con i lettori adolescenti e giovani adulti
Elena Fierli, Associazione Scosse
Leggere senza stereotipi: gli albi illustrati per costruire immaginari liberi e consapevoli nell’infanzia
L’incontro si tiene online nell’aula virtuale della Scuola di Ecologia e sarà trasmesso in streaming su questa pagina. Per partecipare in forma attiva occorre iscriversi gratuitamente all’evento.
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