Il concetto di vulnerabilità può favorire il riconoscimento e la promozione dei diritti? Come affrontare episodi di conflitto tra diritti, come tra il diritto alla salute e al lavoro? E come tutelare, in merito al rapporto tra vita umana e non umana, la dignità delle creature che non hanno voce? La vulnerabilità è al centro delle riflessioni e degli approfondimenti promossi dalla Fondazione Lanza, attraverso la seconda edizione del ciclo di incontri online in diretta streaming al via il prossimo 30 gennaio dal titolo Vulnerabilità diritto e diritti. Affronterà il tema dell’identità del soggetto vulnerabile attraverso la lente di ingrandimento del diritto e dei diritti, mantenendo un’attenzione verso la vulnerabilità delle altre forme viventi, dell’ambiente nonché delle generazioni future.
Il percorso
Attraverso i sei webinar la Fondazione Lanza vuole esplicitare l’interazione tra il concetto di vulnerabilità e il lessico dei diritti, a partire da alcuni nodi problematici: «La risposta alle vulnerabilità e la ricerca di equilibrio in fase di tutela dei vari diritti costituiscono una vera e propria sfida», sottolineano gli organizzatori Francesca Marin, Matteo Mascia e Leopoldo Sandonà. Un approccio interdisciplinare e trasversale al tema, che da sempre caratterizza gli studi coordinati da Fondazione Lanza e che nelle intenzioni di Leopoldo Sandonà, coordinatore del Progetto Etica e Medicina della Fondazione Lanza e docente stabile e Direttore presso l’ISSR di Vicenza, vuole porre l’accento anche sugli «elementi positivo-propositivi che incrocino l’etica clinica con l’etica organizzativa». Ricorda invece Matteo Mascia, Coordinatore del Progetto Etica e Politiche Ambientali della Fondazione Lanza:
«Dobbiamo adottare nuove risposte normative, politiche, culturali per tutelare le persone e la natura di fronte alla policrisi attuale caratterizzata da cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento».
L’incontro in presenza
La Fondazione organizzerà anche un appuntamento in presenza. Un caso esemplare: etica del cibo tra diritto alla salute e sostenibilità ambientale è il tema della giornata di confronto e studio introno al tema dell’etica dell’alimentazione, affrontata in modo trasversale dai relatori, che si terrà il 30 maggio presso la biblioteca Filippo Franceschi, sede della Fondazione Lanza nel cuore di Padova.
La pubblicazione
Vulnerabilità: da ferita a risorsa è anche il titolo del numero 2/2024 della rivista Etica per le professioni. La pubblicazione, disponibile gratuitamente nel sito della Fondazione Lanza, raccoglie i contributi di carattere etico-filosofico e teologico offerti da docenti e ricercatori universitari durante il primo anno di studio del progetto triennale promosso intorno al tema. «Gli scritti sono caratterizzati da un obiettivo comune: evitare l’equiparazione tra vulnerabilità da un lato e debolezza, impotenza, insufficienza e passività dall’altro», sottolinea Francesca Marin, coordinatrice de Progetto Etica, Teologia, Filosofia della Fondazione Lanza e docente di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata FISPPA dell’Università degli Studi di Padova e curatrice del volume. «Per far sì che la vulnerabilità diventi una risorsa, occorre in primis ampliarne l’orizzonte semantico, superando così l’accezione esclusivamente negativa del termine».
Una condizione condivisa
L’analisi dei nessi vulnerabilità-riconoscimento e vulnerabilità-responsabilità evidenzia inoltre le problematicità derivanti dal porre l’accento esclusivamente sulla vulnerabilità particolare del singolo. Il rischio è quello di tracciare una pericolosa linea di demarcazione tra soggetto vulnerato e soggetto vulnerabile (o persino invulnerabile) e di declinare la vulnerabilità come una condizione che riguarda solo alcuni esseri umani.
«Pensiamo alla vulnerabilità delle generazioni future che, ancor prima della loro nascita, sono già vittime di violazioni dei diritti fondamentali a causa delle azioni dei presenti» conclude Marin.